Consiglio di classe

Classe

Viola ArdoneIl treno dei bambini

Liceo scientifico Cafiero, Barletta
Classe: II B
Docente: Silvia Grima

Il treno dei bambini, romanzo di Viola Ardone, tratta di una storia vera, ambientata nel sud Italia e piú precisamente nel napoletano, dove le condizioni di vita durante il dopoguerra erano molto misere e critiche. La vicenda è narrata in prima persona da un bambino di sette anni, Amerigo, che con il proseguire della storia diverrà sempre piú consapevole e maturo, migliorando via via il suo lessico grezzo. La madre Antonietta, per migliorare la vita del figlio, lo affida al partito comunista che assegna alle famiglie del nord i bambini poveri del sud per consentire loro una vita migliore.

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Classe

Fortunato CerlinoSe vuoi vivere felice

Liceo Canudo, Gioia del Colle (BA)
Docente: Irene Martino

Quante volte ci siamo chiesti: come si fa ad essere felici? È sin dai tempi di Epicuro che ogni civiltà, ostinatamente, si interroga su questa domanda. Per un bambino che sogna di essere attore, cantante, astronauta, e che invece è «abituato alla precarietà»al peso delle responsabilità che un’intera famiglia gli pone e che lo rendono «adulto a dieci anni»quale potrebbe essere una via di uscita dal tunnel della realtà nuda e cruda, non affrontabile da un bambino, quale potrebbe essere la via per vivere felici?

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Classe

Benedetta TobagiPiazza Fontana

Liceo Canudo, Gioia del Colle (BA)
Classe: V D
Docente: Irene Martino

È da questa Italia che bisogna ripartire

Cosa ancora può dirci Piazza Fontana? Quali i rapporti tra giustizia e politica nel lungo e fangoso processo sulla strage che la vide protagonista? A spiegarlo è Benedetta Tobagi che, il 24 aprile 2020, nonostante la dilagante emergenza da Covid-19, offre una vivida se pure virtuale testimonianza di uno dei periodi piú bui della nostra storia repubblicana. Nella videoconferenza l’autrice evoca l’immagine di una giovane donna, la neonata democrazia italiana, ricca di ambizioni e pretese, sulla quale tuttavia gravava l’eredità pesante di una dolorosissima guerra civile che aveva spaccato la coscienza civica del popolo, in un nuovo clima di paura e di terrore.

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Classe

Maurizio BettiniHomo sum

Liceo Leonardo da Vinci, Casalecchio di Reno (BO)
Classe: III C
Docente: Patrizia Tattini

Ho trovato l’incontro con Bettini molto utile, soprattutto perché sono riuscito a riflettere su temi molto attuali, oltre che su argomenti riguardanti il libro Homo sum. Penso che molte risposte siano state davvero interessanti e, ripeto, utili: questo perché informare noi giovani su temi odierni è importante, non solo per la nostra curiosità, ma anche e soprattutto per la nostra formazione sotto vari aspetti, tra i quali quelli storici, culturali e politici.

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Marco MarsulloL’anno in cui imparai a leggere

IISS Cezzi De Castro Moro, Maglie (LE)
Classe: IV A CAT
Docente: Elena Tamborrino

L’amore che un bambino può donare è speciale. Questa è la storia di Niccolò, un giovane di venticinque anni, alle prese con Lorenzo, il bambino della sua compagna Simona, partita per esaudire i suoi sogni da attrice.

A fatica Niccolò cerca di instaurare un rapporto con Lorenzo, che ha solo quattro anni e che gli è stato affidato pur non avendo egli un ruolo preciso nella vita del bambino. Tuttavia i due si avviano a una routine nella quale entrambi trovano un equilibrio, sperimentando un modo di vivere completamente nuovo.

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Anilda IbrahimiIl tuo nome è una promessa

ISIS Newton, Varese
Classe: II C mec
Docente: Giuseppe Finocchio

«Marzo è considerato da sempre un mese difficile. Ingannevole. Sembra che il buio sia finito e il sole accecante incanta la gente assetata di luce».

Siamo negli anni 90, Rebecca, la protagonista de Il tuo nome è una promessa, decide di prendere le distanze da suo marito partendo per lavoro con destinazione Tirana, Albania. Lei in quel posto non c’è mai stata però sa molte cose, una fra tutte che quel paese ha ospitato sua madre Esther salvandole la vita dalla seconda guerra mondiale, ma che ha visto anche la perdita di una persona a lei molto cara ovvero la sorella Abigail.

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J.D. SalingerIl giovane Holden

ISS Paciolo-D’Annunzio, Fidenza
Classe: I B linguistico
Docente: Marilisa Antifora

«Si riconosce un uomo stolto dal fatto che è pronto a morire per una causa. Si riconosce un uomo saggio dal fatto che è pronto a vivere umilmente per una causa».

Il giovane Holden (The Catcher in the Rye) è un romanzo di formazione scritto da J. D. Salinger nel 1951. Il protagonista è Holden Caulfield, un sedicenne sensibile ed emotivamente fragile che si ritrova ad essere cacciato per l’ennesima volta da una scuola per il suo scarso rendimento. A seguito di una lite con il suo compagno di stanza, durante la notte sceglie di tornare a New York dove abita con la sua famiglia, ma timoroso della reazione dei suoi genitori decide di non rientrare a casa finché non avranno digerito la delusione; ha anche paura del confronto con il fratello D.B., che scrive copioni a Hollywood, con la sorellina Phoebe, che eccelle in tutto ed è molto intelligente per la sua età, e forse anche con Allie, il fratellino morto a undici anni che avrebbe potuto fare grandi cose.

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Classe

Viola ArdoneIl treno dei bambini

Istituto tecnico Buonarroti, Frascati
Classe: IV U turistico
Docente: Beatrice Landucci

Impressioni, emozioni scaturite dall’incontro con Viola Ardone e il testimone Vittorio Minucci

Leggere questo libro è stata un’occasione per conoscere un pezzo di storia, fatti realmente accaduti che hanno permesso a molti bambini di vivere una vita migliore rispetto a quella che avrebbero potuto avere al Sud. Questo incontro mi ha fatto riflettere molto sulle condizioni di vita del dopoguerra e le differenze che sono presenti tutt’ora tra il Nord e il Sud Italia e alle difficoltà che hanno dovuto affrontare moltissime famiglie in quell’epoca.

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Classe

Fabio GedaAnime scalze

Liceo Nomentano, Roma
Classe: IV M
Docente: Silvia Vitucci

Caro Pietro,

è da tanto che non ci sentiamo ormai, ci siamo visti per la prima volta dopo anni solo perché Ercole e Luca avevano deciso di fuggire da tutti noi, e forse avrebbero fatto bene; avrei voluto parlarti ma non ne abbiamo avuto la possibilità. Vorrei dirti tante di quelle cose, ma ho scritto questa lettera principalmente per farti capire i motivi che mi hanno costretta ad abbandonarvi; so che forse non vorrai neanche leggerla ma è importante per me, visto che mi sento in dovere di spiegare a te, Asia ed Ercole cosa mi è successo.

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