Archivio Autori: eitascabili2
Matteo Bussola La neve in fondo al mare
Matteo Bussola racconta un nodo del nostro tempo: la fragilità adolescenziale. Scrive una storia toccante, piena di grazia, sul tradimento che implica diventare sé stessi. E ci mostra, con onestà e delicatezza, quel che si prova davanti al dolore di un figlio, ma anche la luce dell’essere genitori, che pure nel buio continua a brillare. Perché è difficile accogliere la verità di chi amiamo, soprattutto se lo abbiamo messo al mondo. Ma l’amore porta sempre con sé una rinascita.
Eleonora Sottili Come diventare Anna Karenina (senza finire sotto un treno)
Un libro allegro e inconsueto, che mescola le forme narrative e le voci, le trame dei grandi romanzi alle biografie dei loro autori. La storia di un’educazione letteraria (e sentimentale) avventurosa, un po’ sghemba e strenuamente spensierata.
Eleonora, «trentadue anni, impiegata di concetto, sposata felicemente», da bambina ha scritto un romanzo sulle pecore che ha mandato in solluchero la mamma. Ed è stata proprio sua madre a piantarle in testa il sogno di diventare una scrittrice, ma da quel momento Eleonora non ha piú buttato giú una sola riga, neppure sulle pecore, limitandosi a farsi fotografare di tre quarti con sguardo assorto come i grandi romanzieri.
Marco Balzano Le parole sono importanti
Istituto ENAIP, Conegliano (TV)
Classe: II B
Il saggio di Marco Balzano Le parole sono importanti mi è piaciuto e mi ha fatto capire che le parole ci permettono di comunicare e condividere emozioni. Possono influenzare gli altri, ispirare e persino cambiare il mondo.
Sandro Bonvissuto Dentro
Un libro folgorante, essenziale, scritto con una sincerità e una purezza rare. Con l’urgenza della letteratura e, prima ancora, della vita.
L’esistenza di un uomo raccontata a ritroso, dall’età adulta all’infanzia, attraverso tre momenti capitali della sua vita: l’esperienza del carcere, la nascita casuale di una grande amicizia, il giorno in cui, imparando ad andare in bicicletta, scopre all’improvviso com’è fatto suo padre.
Viola Ardone Grande Meraviglia
Liceo Carlo Cafiero, Barletta
Classe: IV B
Docente: Chiara Abbate
I lavori degli studenti realizzati a partire dalla lettura del romanzo Grande Meraviglia di Viola Ardone.
La follia è tante cose…
Follia non è leggere un libro al contrario e neanche leggere un libro dritto, follia sarebbe smettere di leggere.
Follia è una bella prospettiva che non avevi previsto, un cambio di senso o una sparizione improvvisa, è fare un salto quando tutti si aspettano un passo.
Ma follia è anche sofferenza, talvolta gravissima.
Niccolò Zancan Antologia degli sconfitti
Sui diseredati. Su quelle donne e quegli uomini poveri e impoveriti, esclusi dalla ricchezza e dal dibattito pubblico. Sui vivi a stento.
Sono vite che si muovono su un piano inclinato. Quando manca la prospettiva, esiste solo il presente, e ci si cade dentro come fosse un precipizio. L’affitto da pagare. La bolletta della luce. Trovare i soldi per il dentista e trovare un senso, un po’ di bellezza. Di mese in mese. Un eterno presente. Vite declinanti, senza riparo. Esistono i salvati e gli altri, questo libro è per gli altri.
Tomaso Montanari La terza ora d’arte
Centodiciassette opere, dall’età antica alle installazioni contemporanee, che ci restituiscono l’urgenza con cui l’arte non smette mai di parlarci.
Ora d’arte come ora d’aria in una prigione, perché il tempo che viviamo ci imprigiona dietro le sbarre dell’attuale, dell’effimero, e cosí rischiamo di scordarci di quanto nel profondo ci rende umani. E non c’è spazio, e tempo, migliore dell’arte per riprendere fiato, per respirare a pieni polmoni e riscoprire ciò che negli abissi del cuore fa di noi quello che siamo.
Greta Olivo Spilli
Liceo scientifico Carlo Cafiero, Barletta
Classe: I C
Docente: Silvia Grima
«Erano stati loro a dirmelo, che anche quando non ci si vede proprio piú, c’è sempre un lampo di luce che riesce a penetrare le palpebre, perché la retina ricorda ancora».
Livia è una ragazzina che nel pieno della sua adolescenza deve superare un grande ostacolo: la scoperta di una rara malattia agli occhi che la porterà alla cecità. Ognuno di noi nella propria vita ha qualche difficoltà e di qualunque entità esse siano si arriverà sempre a farci i conti.
Alberto Vanolo La città autistica
Proviamo a immaginare un altro tipo di città, aperta alla differenza. Uno spazio dove ripensare l’incontro con le neurodiversità e dove sperimentare altri ritmi, relazioni, e modi di vivere. Una città cosí, orgogliosamente autistica, avrebbe molto da offrire a chiunque.