Volponi, Pianeta

Paolo VolponiIl pianeta irritabile

Nel 2293 quattro esseri viventi – la scimmia Epistola, feroce e terrorista, l’oca Plan Calcule, l’elefante Roboamo e un nano dai molti nomi – si sottraggono alle ceneri di un’esplosione atomica e iniziano un viaggio alla ricerca di un’improbabile salvezza in un nuovo universo.

I quattro grotteschi cavalieri dell’Apocalisse devono eliminare ogni ostacolo ed essere vivente che incontrano sul loro cammino, mentre tra scoppi d’ira, fantasie di massacro, incubi della materia, l’imitatore del canto di tutti gli uccelli li segue senza rivelarsi, in vista dell’ultima grande battaglia.

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978880625685HIG

Giuseppe AntonelliIl mago delle parole

Un saggio narrativo che spariglia le carte e ci fa cambiare sguardo sulla nostra lingua, accompagnandoci all’interno di un’aula scolastica dove l’ora di italiano diventa il momento piú entusiasmante di tutta la giornata. Perché, come ci rivelerà pagina dopo pagina Giuseppe Antonelli, la grammatica non è affatto noiosa, polverosa o dogmatica. La grammatica è glamour.

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Classe

Samuele CornalbaBagai

ISISS F. Da Collo, Conegliano (TV)
Classe III D

Bagai di Samuele Cornalba mi ha colpito profondamente. È un libro breve e semplice, capace di farti riflettere su quel periodo della vita in cui sei sospeso tra l’essere adolescente e adulto. L’autore descrive l’ultimo anno di liceo dei protagonisti, ragazzi senza punti di riferimento che si ritrovano spaesati nella vita quotidiana. Ho riconosciuto molte emozioni descritte: incertezze, paure e quel senso di smarrimento che tutti proviamo.

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978880625576HIG

Marco BalzanoBambino

Una storia veloce quanto un proiettile che attraversa guerre, confini, tradimenti. Come in Resto qui, Marco Balzano torna al grande romanzo storico e civile. E lo fa con il suo personaggio piú duro, impossibile da dimenticare.

Mattia nasce a Trieste nel 1900. La sua infanzia irrequieta, forse, è già un presagio: un fratello che parte per l’America, un amico che presto lo abbandona. Quando scopre che la donna che lo ha cresciuto non è la sua vera madre, dentro di lui qualcosa si spezza e nel petto divampa un fuoco freddo che non saprà mai domare.

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Murakami HarukiLa città e le sue mura incerte

Diciassette anni lui, sedici lei, il primo amore, il tempo di un’indimenticabile estate. Tra passeggiate lungo il fiume o in riva al mare, speranze sussurrate su una panchina e sogni affidati alle righe di una lettera, lei gli racconta di una città circondata da alte mura: i ponti di pietra, la torre di guardia, un orologio senza lancette, una biblioteca. Qui le persone conducono un’esistenza frugale, ma senza privazioni. In realtà la vera lei è lí che vive, gli confida. Quella davanti a lui è soltanto un’immagine sbiadita, un’ombra, che ha preso il suo posto.

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Percorsi

Beatrice SalvioniLe storie come antidoto alla paura

Per l’Oxford Dictionary Brainrot è la parola del 2024. Spappolamento del cervello. La causa è un consumo eccessivo di materiale spazzatura, banale, di breve durata e poco stimolante. Ne siamo tutti vittime. Se la realtà contemporanea è cosí simile all’inferno di Bosh, è comprensibile da dove nasca la tentazione di azzerare la nostra capacità di pensare e, di conseguenza, di soffrire. È un’illusione, certo. Come quando da bambini la nonna ci dava acqua e zucchero dicendo che poi saremmo guariti.

Ma in mezzo al caos c’è una salvezza. Un antidoto autentico per proteggerci dal desiderio di annullarci. E sono le storie. Le storie ci rendono umani. Prendono il caos e gli danno un ordine.

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978880626241HIG

Riccardo FalcinelliVisus

Dopo Cromorama e Figure, Riccardo Falcinelli rivoluziona ancora il nostro sguardo su qualcosa che diamo per scontato: le facce. Nell’arte, nei film, nelle pubblicità, su TikTok e anche nello specchio ogni mattina.

Pubblicando i selfie su Instagram ci poniamo gli stessi problemi che si è posto ogni artista e comunicatore nella Storia: cercare di rendere una faccia piú eroica, autorevole, addirittura divina. O magari conferirle valori morali, come i pittori del Rinascimento, che ritraevano i sovrani accanto a una colonna o una tenda per esprimere maestà e prestigio. La faccia è la parte del corpo piú soggetta ad attribuzioni di senso: anche se tendiamo a considerarli qualcosa di «naturale», i volti sono sempre una costruzione culturale.

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Gianrico CarofiglioElogio dell’ignoranza e dell’errore

Una riflessione inattesa su due parole che non godono di buona fama. Un’allegra celebrazione della nostra umanità.

Fin da bambini ci raccontano che se sbagli prendi un brutto voto; se sbagli non vieni promosso e non fai carriera, in certi casi addirittura perdi il lavoro; se sbagli perdi la stima degli altri e anche la tua. Sbagliare è violare le regole, sbagliare è fallire. Per l’ignoranza, se possibile, i contorni sono ancora piú netti: l’ignoranza relega alla marginalità.

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Paola MastrocolaIl dio del fuoco

Una madre getta nel vuoto suo figlio appena nato, perché debole e deforme. Quella madre è Era, regina del cielo; quel figlio è un dio, Efesto. Che precipita dall’Olimpo per nove giorni e nove notti, finché non si adagia sul fondo del mare. Lo raccolgono due ninfe, Teti ed Eurinome, che lo cresceranno nel cuore degli abissi. Lí Efesto imparerà a trovare la pace nel fuoco: fonderà i metalli, forgerà gioielli, diventerà un artista cosí famoso che persino Era sarà ammaliata dalle sue creazioni. Ma chi è stato abbandonato ha una ferita sempre aperta, e l’arte forse è solo un modo di rimarginarla.

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Insegnante

Chiara GamberaleDimmi di te

Filomena Gagliardi, Ascoli Piceno

Dimmi di te di Chiara Gamberale è un libro che ho sentito l’esigenza di leggere fin dal primo momento in cui ne ho sentito parlare: mi ha chiamato innanzitutto il titolo. In seconda istanza l’interesse per l’altro che scaturisce dal titolo stesso e dai vari canali social attraverso cui l’autrice ha lanciato il romanzo. Viviamo in un’epoca in cui sappiamo dire solo «io» e non sappiamo piú ascoltare. A volte basterebbe chiedere un «come stai»: capiremmo molto dell’altro e, paradossalmente, anche di noi stessi.

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