Lorenzo Marone Le madri non dormono mai
Uno struggente romanzo corale, un cantico degli ultimi che si interroga, e ci interroga, su cosa significhi davvero essere liberi o prigionieri.
Diego ha nove anni ed è un animale senza artigli, troppo buono per il quartiere di Napoli in cui è cresciuto. I suoi coetanei lo hanno sempre preso in giro perché ha i piedi piatti, gli occhiali, la pancia. Ma adesso la cosa non ha piú importanza. Sua madre, Miriam, è stata arrestata e mandata assieme a lui in un Icam, un istituto a custodia attenuata per detenute madri.
Cosima Buccoliero, Serena Uccello Senza sbarre. Storia di un carcere aperto
La storia di un modello virtuoso di carcere: un carcere diverso, dove si trova un’umanità che non ti aspetti.
Cosima Buccoliero è stata a lungo vicedirettrice e poi direttrice del carcere di Milano Bollate. Il suo può sembrare un lavoro duro, in cui freddezza e rigore sono i presupposti per avere tutto sotto controllo. Eppure il suo approccio è un altro. Quando ha dichiarato che gli ergastolani nel suo carcere hanno diritto a una camera singola, Buccoliero ha suscitato stupore in chi crede che oltre le sbarre non ci debba essere piú speranza.
Melania G. Mazzucco Vita
Liceo Teresa Gullace Talotta, Roma
Classe: IV ES
Docente: Sylvie Bruno
Incontro con la scrittrice
Con disponibilità, chiarezza e tono non accademico ma colloquiale e affabile, la scrittrice Melania Mazzucco ha risposto, con la stessa accuratezza, sia alle domande piú strutturate che a quelle legate a curiosità circa il suo appassionante romanzo storico, Vita, incentrato sulla ricostruzione dell’epopea dell’immigrazione italiana dei primi anni del Novecento in America, raccontata però attraverso la travagliata storia d’amore tra i due protagonisti, Vita e Diamante, dei quali si svolge cosí anche il percorso di crescita e formazione, dall’infanzia fino alla maturità.
Piero Negri Scaglione Questioni private
Con scrittura chiara e narrata, e un montaggio quasi cinematografico, la prima biografia di Beppe Fenoglio.
«Il piú solitario di tutti noi, Beppe Fenoglio, riuscí a fare il romanzo che tutti avevamo sognato, quando nessuno piú se l’aspettava, Una questione privata». Quando Calvino scrive queste righe è il 1964. Fenoglio è morto un anno prima, a quarant’anni, dopo aver pubblicato tre libri: I ventitre giorni della città di Alba, La malora, Primavera di bellezza. Ma il destino un po’ beffardo di essere un autore piú che altro postumo non è l’unico interesse di una vita cosí insolita nel mondo delle lettere italiane.
Francesca Valente Altro nulla da segnalare
Il libro che ha vinto il Premio Italo Calvino 2021 e il Premio Campiello Opera Prima 2022: un testo corale che intreccia storie di pazienti, psichiatri, infermieri di uno dei primi «reparti aperti» di un grande ospedale italiano.
Maurizio De Giovanni Angeli
Liceo scientifico Leonardo da Vinci, Salerno
Classe: III B
Docente: Daniela Giacomarro
Una passeggiata per Napoli: questa è la sensazione che vi resta dopo aver letto l’accattivante libro di Maurizio De Giovanni, Angeli.
L’autore infatti, servendosi delle vite dei suoi protagonisti, gli ormai famosi Bastardi di Pizzofalcone, poliziotti reietti sempre in bilico tra instabilità ed equilibrio, tra un passato difficile e un domani tutto da scrivere, gioca abilmente con tutti i colori e le sfumature della Napoli di oggi e ci porta per mano, con una scrittura semplice e lineare, a scoprire le meraviglie e gli orrori della città.
Maura Gancitano Specchio delle mie brame
L’idea che la bellezza sia qualcosa di oggettivo e naturale è una superstizione moderna. Infatti non è mai esistita un’epoca in cui non convivessero estetiche e sensibilità diverse. Il culto della bellezza è diventato una prigione solo di recente: quando le coercizioni materiali verso le donne hanno iniziato ad allentarsi, il canone estetico nei confronti del loro aspetto è diventato rigido e asfissiante, spingendole alla ricerca di una perfezione irraggiungibile.
Sabrina Efionayi Addio, a domani
Il romanzo sincero, potente, di una giovane donna che a soli vent’anni ha vissuto molto piú di una vita.
Sabrina Efionayi ha due madri. Una è Gladys, la sua madre biologica, che è nata in Nigeria ed è venuta in Italia a diciannove anni per lavorare e sostenere la famiglia rimasta a Lagos; non sapeva che il suo mestiere sarebbe stato vendere il proprio corpo. L’altra è Antonietta, è napoletana, e non immaginava che un giorno Gladys avrebbe attraversato la strada tra le loro case e le avrebbe messo in braccio Sabrina, chiedendole di occuparsi di lei, di diventare sua madre.
Giulio Guidorizzi Enea, lo straniero
Liceo statale G. Marconi, Conegliano
Classe: III B scientifico
Enea, lo straniero tratta temi come l’amore, che Enea prova per Didone ma ancora di piú per la sua gente; la devozione che ha verso le divinità e verso i compiti che gli affidano. Ma anche l’emigrazione, poiché Enea e i troiani sono dei profughi che vagano in cerca di una nuova patria a causa della guerra, un fenomeno attuale su cui ritrovarsi e riflettere, considerando anche il punto di vista di Enea.