Insegnante

Marguerite YourcenarMemorie di Adriano

Tania Luciani, Poggio Mirteto (RI)

Memorie di Adriano mi ha colpito moltissimo per la sua prosa poetica e il racconto appassionato e sincero di un uomo imponente e fragile allo stesso tempo. In questa lunga lettera, divisa in sei sezioni, il protagonista, ormai vecchio e stanco, racconta la sua vita di gloria e responsabilità a Marco Aurelio, nipote adottivo e destinato a succedergli. 

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978880625391HIG

Gustavo ZagrebelskyLa lezione

Quotidianità e culmine di una via alla conoscenza, la lezione, cosí come la pensa e desidera Gustavo Zagrebelsky, è insieme un tempo e un luogo di amicizia – di filía -, creativo tanto per gli studenti quanto per il professore. «La lezione è una sorta di chiamata a raccolta intorno al sapere». La lezione mette insieme persone diverse e parole diverse: è, anzi, una «casa delle parole», con le quali professore e studenti creano il mondo nominandolo. «La scuola e la lezione, che si nutrono necessariamente di parole, hanno di conseguenza questo dovere primario: usarle con tutte le cautele del caso, sapendo che il veleno dell’equivoco è sempre in agguato». Lezione si fa insieme, come una passeggiata fra amici. Amici, però, soprattutto della conoscenza.

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Classe

Domenico StarnoneVita mortale e immortale della bambina di Milano

Liceo scientifico Leonardo da Vinci, Salerno
Classe: IV B
Docente: Daniela Giacomarro

Vita mortale e immortale della bambina di Milano di Domenico Starnone è un libro che si fonda sul dualismo amore e morte, principi a cui si ispira Dante nella Vita Nova, in cui racconta l’incontro con Beatrice, suo primo amore, e il dolore che prova con la sua scomparsa: questo è paragonabile a ciò che ha vissuto nella sua infanzia Mimí, protagonista del romanzo che, come Dante, immagina la sua donna come un angelo piú che come una figura terrena.

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978880625720HIG

Paolo GiordanoTasmania

Tasmania è un romanzo sul futuro. Il futuro che temiamo e desideriamo, quello che non avremo, che possiamo cambiare, che stiamo costruendo.

Ci sono momenti in cui tutto cambia. Succede una cosa, scatta un clic, e il fiume in cui siamo immersi da sempre prende a scorrere in un’altra direzione. La chiamiamo crisi. Il protagonista di questo romanzo è un giovane uomo attento e vibratile, pensava che la scienza gli avrebbe fornito tutte le risposte ma si ritrova davanti un muro di domande.

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Classe

Vera GhenoLe ragioni del dubbio

IIS De Sanctis Deledda, Cagliari
Docente: Franca Rita Porcu
Classe: IV I

Il consiglio piú prezioso che abbiamo colto dal libro di Vera Gheno è questo: «Non smettere mai di studiare e approfondire, la conoscenza non è mai abbastanza».

In Le ragioni del dubbio, la sociolinguista italo-ungherese lo ripete piú volte: non si può mai dire di sapere troppo, è un’illusione pericolosa che ci fa sbagliare. Ci sono sempre informazioni o aspetti di un fenomeno che ci sfuggono, e se ammettiamo questo possiamo evitare di parlare a vanvera e dire sciocchezze.

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Jules VerneVentimila leghe sotto i mari

Alla fregata americana Abramo Lincoln è affidato un compito impegnativo, quello di intercettare e catturare l’essere mostruoso che va compiendo singolari quanto misteriose imprese nei mari di mezzo mondo. I tre protagonisti della spedizione – uno scienziato, il suo servo e un fiociniere – avranno presto modo di constatare come il gigantesco pesce di cui si sono posti alla caccia altro non sia che un avveniristico sommergibile, il Nautilus, guidato da un singolare capitano, Nemo.

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978880625333HIG

Marco MissiroliAvere tutto

Dopo Fedeltà, romanzo vincitore del Premio Strega Giovani 2019, Marco Missiroli torna con un romanzo tesissimo e profondo sulle passioni che ci rendono vivi, sugli amori mai dimenticati, su chi scrive il proprio destino dando fuoco all’anima. Sui padri e le loro eredità nascoste.

I gabbiani a Rimini non urlano mai. In nessuna stagione dell’anno, neanche quando Sandro torna a casa dopo aver vissuto a Milano, e trova suo padre con la testa sempre piú dura. Neanche quando passano i mesi e si accorge di essere rimasto lí con lui per affrontare la loro partita piú grande, facendo un vecchio gioco: dove vorresti essere con un milione di euro in piú e parecchi anni in meno?

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Lidia Beccaria RolfiL’esile filo della memoria

Istituto Arimondi Eula, Savigliano (CN)
Classi: III D, IV A, IV B, V B, V D

Intervista al figlio Aldo Rolfi.

Quando e quanto sua madre le ha raccontato della sua esperienza e che effetto le ha fatto da bambino ascoltarla?  In che modo l’esperienza del campo di lavoro ha influenzato il vostro rapporto? 

Mia madre è stata una madre normalissima. Nel momento in cui ho iniziato ad avere cognizione, intorno ai 6, 7, 8 anni, ho intuito però che mia madre non era come le madri dei miei compagni di scuola: quando si parlava tra di noi io portavo delle esperienze ascoltate in casa completamente diverse dagli altri. Però, almeno nella prima infanzia, non è che avvertissi questa sua condizione particolare, né mi sono sentito diverso. Tutto è venuto fuori in maniera graduale. È nell’adolescenza che ho iniziato a fare domande. E ad ogni domanda c’era una risposta, a differenza di quanto accadeva a molti ex deportati.

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