Consiglio di classe

Classe

Giorgio SciannaLa regola dei pesci

Liceo Nomentano, Roma
Classi: I I, II M, II A, III L, III A, III F, IV E
Docente: Mariucci, Vitucci, Monaco, Piazzo, Visci, Indovina

La regola dei pesci di Giorgio Scianna: un libro scritto per cercare di capire gli adolescenti, che al giorno d’oggi sembrano raccontati poco e male

La regola dei pesci prende le mosse da un fenomeno attuale, quello della fascinazione subita da una certa parte di giovani occidentali nei confronti di una causa violenta e sanguinaria, quella dell’ISIS; questo fenomeno non può non interpellarci profondamente, facendoci interrogare, come ha fatto Scianna, sulle cause da cui scaturisce tale interesse. Non credo che lo scrittore avesse intenzione di approfondire il fenomeno dei foreign fighters in sé: nel romanzo l’attenzione non si concentra infatti sulla realtà che questi ragazzi vogliono raggiungere, quanto piuttosto su ciò da cui fuggono.

Fuggono dal nostro paese, che si è trasformato in un luogo in cui è difficile per un giovane pensare il proprio futuro.

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Classe

Giulio GuidorizziIo, Agamennone

Liceo Ludovico Ariosto, Ferrara
Classe: I G
Docente: Micaela Rinaldi

Riscritture del finale di Io, Agamennone

Era una sera magnifica. Il cielo immenso era cosparso di stelle lucenti. Soffiava un vento leggero e l’aria trasportava le anime buie e spente di tutti coloro che erano caduti in battaglia.

Era un giorno qualunque, ma la morte di mia figlia lo rendeva il giorno peggiore della mia vita. Da poco io e il possente Agamennone ci eravamo legati in matrimonio; la cerimonia si era svolta nel maestoso tempio di Apollo. Era presente tutta Micene, fuorché Clitemnestra la vendicatrice, la quale, anni or sono, risiedeva al palazzo reale a fianco di mio marito.

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Classe

Donatella Di PietrantonioL’Arminuta

Liceo Genoino, Cava de’ Tirreni (SA)
Classe: V D
Docente: Annamaria Senatore

Sradicata da una vita di agi, strappata all’affetto familiare, smentita nelle convinzioni piú elementari. È la storia di una bambina tragicamente catapultata nella miseria che non è povertà: è una miseria che è sinonimo di mancanza, di solitudine e di abbandono.

«Oggi davvero ignoro che luogo sia una madre. Mi manca come può mancare la salute, un riparo, una certezza. È un vuoto persistente, che conosco ma non supero. Gira la testa a guardarci dentro. Un paesaggio desolato che di notte toglie il sonno e fabbrica incubi nel poco che lascia. La sola madre che non ho mai perduto è quella delle mie paure».

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Classe

Gianrico CarofiglioLe tre del mattino

Liceo Cafiero, Barletta
Classe: II A

Antonio è appena adolescente quando gli viene diagnosticata una malattia: l’epilessia. Dopo aver avuto dei consulti medici in Italia, il ragazzo, il padre e la madre, ormai separati, decidono di andare in Francia dal Dottor Gastaut. Dopo questa visita la vita del sedicenne torna ad essere quasi normale, poiché può riprendere le sue vecchie abitudini, che tempo innanzi aveva abbandonato. Poi, ormai diciottenne, torna dal medico francese per l’ultima risposta…

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Classe

Paola MastrocolaL’amore prima di noi

I.I.S.S. Cezzi De Castro Moro, Maglie (LE)
Classe: IV A CAT
Docente: Elena Tamborrino

«All’inizio è il Caos». E da esso nasce tutto: la Notte, il Giorno, il Cielo, gli Animali, gli Dèi, gli Uomini… e da tutto questo, ha vita l’Amore. Paola Mastrocola ci racconta proprio come sia nato questo Amore, dagli Dèi che si trasformano per poter amare gli uomini e – cosí facendo – eternarli, agli uomini che invocano gli stessi Dèi per chiedere aiuto nelle loro vite mortali.

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Classe

Piergiorgio PaterliniBambinate

Liceo scientifico Leonardo da Vinci, Terracina (LT)
Classi: I B e V B
Docente: Sandra Di Vito

In Bambinate troviamo il tema del nostos (cioè del viaggio di ritorno al paese natale) e la conclusione di questo viaggio sarà spietata quanto l’inizio. Dal 2015 attraverso un flashback si torna indietro al 1965, al 16 aprile 1965, il Venerdí santo. Nel paesino natale del protagonista si è soliti rappresentare la Via Crucis e in questo libro la rappresentazione gode di personaggi della tradizione (il Sommo Sacerdote, le Pie Donne, il Cireneo, la soldataglia, Pilato, Cristo), ma i protagonisti non stanno recitando e sono dei bambini. La Via Crucis è reale. Semo, il piccolo Cristo, sta andando veramente verso il Golgota (la Rocca) e Pilato (il protagonista), potendo impedirne la crocifissione, decide alla fine di non decidere e rimanere a guardare.

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Classe

Philip RothNemesi

Liceo classico Flaminio, Vittorio Veneto (TV)
Classe: I A
Docente: Francesco Targhetta

Estate 1944. Bucky Cantor, mentre il mondo è sconvolto dalla Seconda Guerra Mondiale, è costretto a vivere una guerra privata. A Newark, la sua città, imperversa un’epidemia di polio che sconvolgerà la sua vita e metterà in dubbio i principi con i quali è cresciuto. 

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Classe

Donatella Di PietrantonioL’Arminuta

Liceo scientifico Canudo, Gioia del Colle (BA)
Classe: II B
Docente: Irene Martino

L’Arminuta: la ritornata. Cosa andrà mai a celare la salacità di questo nome? Si tratta, semplicemente, dell’appellativo che la voce del popolo, «il vento» – come l’ha definita Sciascia – assegnerà alla protagonista del romanzo di Donatella di Pietrantonio. Ci si potrebbe chiedere: al posto di cosa? A questo, non si può rispondere, perché al lettore non è dato conoscere il suo nome di battesimo. Cosí come a lei non è concesso riconoscere con facilità la sua casa, la sua origine.

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