Consiglio di classe

Classe

Elvira SeminaraAtlante degli abiti smessi

Liceo scientifico – linguistico Archimede, Acireale (CT)
Classe: II B/L, II D/L, III A
Docente: Elisabetta Granieri Galilei

Tra le pagine di Atlante degli abiti smessi è narrata una storia particolare: la storia del legame sdrucito, «come un lenzuolo che ha subito troppi lavaggi, vestito troppi letti», tra la protagonista Eleonora, la quale si trasferisce a Parigi dopo la morte dell’ex marito, e la figlia Corinne, che, nonostante venga raggiunta dalle cartoline della madre con puntualità, non le risponde.

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Classe

Ian McEwanEspiazione

Liceo Classico Marconi, Conegliano (TV)
Classe: IB
Docente: Francesco Targhetta

Una ragazzina, una storia d’amore, un grande fraintendimento, un’espiazione.

Il tutto ha inizio in Inghilterra, a villa Tallis, in una calda giornata del 1935. Sarebbe dovuta essere una semplice riunione di famiglia, eppure c’è qualcosa che a Briony non quadra: cosa lega sua sorella Cecilia a Robbie Turner, il figlio della donna di servizio? Briony, approfittando della presenza dei cugini del nord, allestisce uno spettacolo in onore dell’arrivo del fratello Leon e del noto industriale del cioccolato Paul Marshall. È una lettera, poi, la scintilla che accende quella sera d’estate, cambiando per sempre la vita dei protagonisti. Durante la cena i rapporti tra i personaggi si fanno sempre più tesi, finché la fuga dei due cugini fa saltare gli equilibri, dando a Briony il pretesto per compromettere due vite, oltre alla sua. Nel frattempo la guerra si insinua nell’esistenza dei personaggi, facendo sembrare insignificanti i problemi di casa Tallis. Cosa resta a Briony, se non un’espiazione?

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Classe

Giorgio SciannaQualcosa c’inventeremo

Liceo scientifico G. Marconi (Pesaro)
Classe: I G
Docente: Francesca Gasperini

Qualcosa c’inventeremo narra le vicende di due fratelli orfani, Mirko e Tommaso. I due ragazzi dovranno sopravvivere alle insidie della metropoli milanese incontrando ostacoli che cercheranno di superare con le proprie forze, rifiutando l’aiuto degli adulti che li circondano. Mirko, mentre svolgerà le normali attività da adolescente come giocare a basket, uscire e viaggiare con gli amici, si imbatterà nell’illegalità, e in piú dovrà occuparsi del fratellino Tommaso. Tutte le sue scelte saranno sempre messe in discussione dagli adulti, in particolare dallo zio Eugenio, che secondo Mirko rappresenta «il tutore severo».

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Classe

Antonella OssorioLa mammana

Liceo scientifico A. Genoino, Cava de’ Tirreni (Salerno)
Classe: V C
Alunno: Fedele Di Nunno
Docente: Erminia d’Auria

La storia straordinaria di Lucina è divisa in tre parti, similmente alle cantiche della Commedia di Dante, in cui la protagonista affronta un percorso di «catarsi» attraverso i pregiudizi del popolo. La mammana rappresenta la forza di volontà e di rivalsa, l’affermazione della propria libertà nella diversità. Stella è l’emblema della vittoria, simbolo dell’intelligenza che supera i limiti fisici imposti dalla vita. Bartolomeo è l’amante di Lucina, fedele alla sua bellezza e alla sua forza d’animo.

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Classe

Marco MarsulloI miei genitori non hanno figli

Liceo scientifico Carlo Cafiero, Barletta
Classe: I A
Docente: Silvia Grima

Il romanzo di Marco Marsullo I miei genitori non hanno figli ritrae l’adolescenza di un ragazzo come tanti che, inseguendo il sogno di diventare un giornalista, convive con il disagio di una famiglia alla deriva, di cui solo lui sembra essere consapevole.

Non c’è rancore nelle parole che il narratore rivolge ai genitori: anzi, sono di una semplicità disarmante e di un’ironia coinvolgente. Il ragazzo rimprovera il padre e la madre delle loro mancanze dimostrando maturità e consapevolezza, qualità che loro stessi non hanno saputo trasmettergli. Rammarichi e amarezze hanno modo di trasparire in una divertente narrazione di una quotidianità imprevedibile, in cui si alternano lo scetticismo e il rassegnarsi di un figlio davanti alle frivolezze e le assurdità dei genitori.

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Classe

Andrea BajaniLa vita non è in ordine alfabetico

Liceo scientifico e musicale G. Marconi, Pesaro
Classe: IV G
Docente: Anna Sanchini

Il libro è una raccolta di quasi quaranta storie: ognuna ruota attorno a una parola, o meglio ancora alla sua iniziale. Il primo giorno di scuola, infatti, davanti a una classe rapita, il maestro rovescia sulla fòrmica della cattedra le tessere su cui sono stampate le lettere dell’alfabeto.

L’insegnante spiega ai bambini che «si hanno ventuno lettere, con le quali dovremo fare tutto» ed ecco allora che da ognuna di queste, prese in ordine alfabetico, ha origine una parola o due, che a loro volta danno vita alle storie che compongono il libro.

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