Consiglio di classe

Classe

Donatella Di PietrantonioL’Arminuta

Liceo L. Ariosto, Ferrara
Docente: Stefania Borini

Scrittura creativa: ispirazioni da L’Arminuta di Donatella Di Pietrantonio

Adalgisa è uscita dalla stanza senza dire una parola, col viso di chi è ferito e sa di aver ferito. Non la rividi piú. Accettai il suo aiuto finanziario anche per Adriana, ma l’amore con cui guardava la foto di suo figlio aveva reciso quell’esile legame che ancora ci univa. Quando il fine settimana tornavo al paese con mia sorella c’era mia madre naturale ad attendermi al pullman. Ora capisco che anche il suo cuore era dilaniato come il mio. La miseria, l’ignoranza e la vita che aveva vissuto l’avevano modellata in tutto ciò che era. Ora l’avevo accettata e perdonata.

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Classe

Fortunato CerlinoSe vuoi vivere felice

Liceo Canudo, Gioia del Colle (BA)
Classe: IV D
Docente: Irene Martino

Quante volte ci siamo chiesti «come si fa ad essere felici?» È sin dai tempi di Epicuro che ogni civiltà – ostinatamente – si interroga su questa domanda. Per un bambino che sogna di essere attore, cantante, astronauta, e che invece è abituato alla precarietàal peso delle responsabilità che un’intera famiglia gli pone e che lo rendono «adulto a dieci anni», quale potrebbe essere una via di uscita dal tunnel della realtà nuda e cruda, non affrontabile da un bambino, quale potrebbe essere la via per «vivere felici»? 

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Classe

Giulio GuidorizziIo, Agamennone

Liceo Ludovico Ariosto, Ferrara
Classe: II M
Docente: Micaela Rinaldi

Riscritture del finale di Io, Agamennone

Quando il cavallo di legno, simbolo della resa degli Achei, giunse davanti alle mura di Troia, città un tempo feconda e ricca di abitanti, i Troiani gioirono. Per loro erano finiti anni di guerre e sofferenze, le infinite perdite d’uomini erano cessate. Il saggio indovino, il buon Laocoonte, rimuginò tra sé e disse ai suoi concittadini: «Figli di Ilio, troppo facile la resa degli Argivi; sospetto un tranello». I Troiani diedero ascolto al loro acuto sacerdote e, dopo avere a lungo pensato, stabilirono che il dono venisse portato all’interno delle alte mura e che i migliori guerrieri tra loro si appostassero a guardia dell’immenso cavallo per sorvegliarne il grande ventre sospetto. Cosí, quando l’Atride Agamennone, il Laerziade Ulisse e gli altri capi achei sbucarono dalla botola sotto la coda, si videro fronteggiati dalle truppe troiane schierate intorno.

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Classe

Fabio GedaAnime scalze

Liceo scientifico Cafiero, Barletta
Classe: II B
Docente: Silvia Grima

Ho ammirato molto il protagonista di Anime Scalze. Ammiro il fatto che Ercole, nonostante la sua situazione familiare, riesca ad andare avanti e a vivere come un ragazzo come gli altri: va a scuola, cresce e si innamora. È incredibile l’amore di Ercole per Viola, una ragazza incontrata per caso e che presto illuminerà i suoi giorni e gli farà dimenticare le ansie e le paure. Ed è altrettanto incredibile l’affetto di Ercole per Luca, il fratellino di cui non conosceva nemmeno l’esistenza e che da questo momento in poi proteggerà con tutto l’amore di un padre mancato.

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Classe

Romolo BugaroEffetto domino

Liceo Pascoli, Bolzano
Classe V A
Docente: Giovanni Accardo

Il romanzo Effetto domino è stato scritto da Romolo Bugaro, avvocato specializzato in diritto fallimentare e scrittore padovano. Ambientato tra Padova e Vicenza, è un libro molto attuale e non a caso rispecchia le difficoltà che gli imprenditori incontrano nell’esercitare le loro attività in Italia, soprattutto dopo la grave crisi economica degli ultimi anni.

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Classe

Marco MarsulloI miei genitori non hanno figli

ITG S. Secchi, Reggio Emilia
Classe: II A
Docente: Mariachiara Morello

Pensieri sciolti

S: Credo che questo romanzo riesca a dar vita a una situazione che ad oggi è sempre piú comune: la mancanza di dialogo e di rapporto tra genitori e figli. Inoltre, riesce a trasmettere e a raccontare i fatti con ironia ad ogni tipo di pubblico.

C: Il brano secondo il mio parere fa riflettere sul fatto di non escludere i propri genitori. È meglio avere genitori che tengono ai figli piuttosto che quelli che attribuiscono loro la colpa dei propri errori. I miei genitori non hanno figli mi è piaciuto poiché ti pone nell’ottica di un ragazzo con una famiglia incompatibile.

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Classe

Donatella Di PietrantonioL’Arminuta

Liceo C. Cafiero, Barletta
Classe: IV G
Docente: Silvia Grima

L’Arminuta è un’espressione dialettale che in italiano può essere tradotta come la ritornata. La protagonista del romanzo non ha un nome esplicito, ma è continuamente apostrofata con questo epiteto che, per quanto spersonalizzante, la descrive a pieno: dopo aver vissuto per i primi tredici anni della sua vita in una casa confortevole con quelli che credeva essere i suoi veri genitori, la protagonista viene improvvisamente accompagnata in una nuova casa, sudicia e fatiscente, dove conosce i genitori biologici e cinque fratelli, a lei fino a quel momento ignoti.

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Classe

Giorgio SciannaLa regola dei pesci

Liceo Nomentano, Roma
Classi: I I, II M, II A, III L, III A, III F, IV E
Docente: Mariucci, Vitucci, Monaco, Piazzo, Visci, Indovina

La regola dei pesci di Giorgio Scianna: un libro scritto per cercare di capire gli adolescenti, che al giorno d’oggi sembrano raccontati poco e male

La regola dei pesci prende le mosse da un fenomeno attuale, quello della fascinazione subita da una certa parte di giovani occidentali nei confronti di una causa violenta e sanguinaria, quella dell’ISIS; questo fenomeno non può non interpellarci profondamente, facendoci interrogare, come ha fatto Scianna, sulle cause da cui scaturisce tale interesse. Non credo che lo scrittore avesse intenzione di approfondire il fenomeno dei foreign fighters in sé: nel romanzo l’attenzione non si concentra infatti sulla realtà che questi ragazzi vogliono raggiungere, quanto piuttosto su ciò da cui fuggono.

Fuggono dal nostro paese, che si è trasformato in un luogo in cui è difficile per un giovane pensare il proprio futuro.

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