Consigliato dall’insegnante

Insegnante

James HiltonAddio, Mr Chips!

Stefano Peradotto, Torino

«Insegnare è cosí diverso, cosí importante, non credi? Influenzare persone che poi cresceranno e avranno un ruolo nel mondo… Chips disse che non l’aveva mai vista in quel modo. Almeno, non di solito. Lui faceva del proprio meglio: era tutto quello che potevi fare in qualsiasi mestiere».

Pubblicato per la prima volta nel 1934, Addio, Mr. Chips! di James Hilton è un piccolo gioiello della narrativa inglese, recentemente ripubblicato da Einaudi nella collana Stile libero Big.

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Insegnante

Viola ArdoneOliva Denaro

Annamaria Petriccione, Torino

Perché per noi è difficile, Maddalena? Perché abbiamo bisogno di battaglie, di petizioni, di manifestazioni? Di bruciare reggiseni, di mostrare mutande, di implorare di essere credute, di controllare la misura delle gonne, il colore del rossetto, la larghezza dei sorrisi, l’impellenza dei desideri? Che colpa ne ho io se sono nata femmina?

Viola Ardone è un’insegnante come me e come me immagino si ritrovi a parlare spesso tra i banchi di scuola di femminismo, parità di sessi e mascolinità tossica. Tutte parole che per molti dei nostri alunni sembrano difficili da comprendere, senza un fatto da cui partire, un documento, qualcosa su cui riflettere concretamente. Ecco perché credo che Ardone ci abbia fatto un grande regalo, raccontandoci la storia di Oliva Denaro.

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Insegnante

Giorgio SciannaLe api non vedono il rosso

Franco Casula, Cagliari

Quando la vulcanica collega di Lettere della III J, la prof.ssa Rosanna Lusci, mi ha chiesto se potevo dare il mio contributo «filosofico» in una attività proposta alla classe, il mio primo pensiero è stato: «Un’altra cosa da fare!». Poi mi ha spiegato che si trattava di un libro assegnato nell’ambito del progetto Lo struzzo a scuola che poteva, appunto, avere declinazioni su riflessioni filosofiche. Sapeva di cogliere nel segno, la collega, conoscendo la mia passione per la lettura! Perciò, ho accettato ed ho iniziato la lettura di Le api non vedono il rosso di Giorgio Scianna.

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Insegnante

Pat BarkerIl silenzio delle ragazze

Maura Giannattasio, Torino

Fin dall’immagine di copertina de Il silenzio delle ragazze, il lettore può evincere il diverso punto di vista dell’autrice rispetto all’Iliade omerica. In primo piano c’è una donna ammantata di rosso con lance alle spalle. La donna è Briseide, il premio vinto da Achille e contesa con il re acheo Agamennone. E a raccontare la distruzione di Troia è proprio Briseide che, sopravvissuta miracolosamente al massacro di Lirnasso, sua città natale, è catturata da Achille per farla sua schiava.

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Insegnante

Nadia TerranovaTrema la notte

Silvia Vitucci, Roma

Una lettura tra le ombre della storia

Trema la notte è ambientato nel 1908, durante quel terremoto in cui scomparvero le due città gemelle di Reggio e Messina: da un lato l’ultimo lavoro di Nadia Terranova si presenta come un romanzo storico in cui l’autrice ricostruisce scrupolosamente ogni aspetto del mondo dei suoi personaggi, dall’altro il terremoto è anche una metafora narrativa potentissima della distruzione e della catastrofe che colpiscono la vita di ogni essere umano e a cui tutti cerchiamo di sopravvivere.

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Insegnante

Giulio GuidorizziEnea, lo straniero

Maura Giannattasio, Torino

Con Enea, lo straniero Giulio Guidorizzi, da grande grecista e studioso dell’antichità classica, ha saputo regalarci un libro per tutti gli amanti della lettura, anche per coloro che non si sono mai addentrati nel mito.

Il genere letterario del romanzo è quello della riscrittura, dietro alla quale c’è il mito che «viaggia nel tempo». Riscrivere significa misurarsi con un grande testo, moltiplicandone il significato; un grande antropologo disse che «il mito è un racconto tradizionale, dotato di significatività».

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Insegnante

Viola ArdoneOliva Denaro

Maura Giannattasio, Torino

«La femmina è una brocca: chi la rompe se la piglia».

È con questo incipit che Viola Ardone ci immerge direttamente nella vita della protagonista. Oliva è una ragazza quindicenne, studiosa, che vive in un piccolo paese siciliano, dove essere donna è di per sé una sfortuna. «Io ero piú felice se nascevo maschio come Cosimino, ma quando mi fecero nessuno si curò del mio parere».

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Insegnante

Chiara ValerioLa matematica è politica

Irene Martino, Gioia del Colle (BA)

L’ultimo saggio di Chiara Valerio, La matematica è politica – una sorta di pamphlet polemico – pone sul tappeto questioni di primaria importanza, attraverso l’efficacia della leggerezza e la godibilità di una scrittura che riesce a essere molto accattivante e coinvolgente, pur nella forma argomentativa. Leggerezza e provocazione. Leggerezza e profondità. Leggerezza e ironia. Queste, a mio parere, le cifre costitutive di un testo che analizza modi di essere e posture mentali che dilagano nel nostro tempo e nei cui confronti il libro della Valerio ci richiama a riflessioni molto audaci, quanto necessarie.

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