Marcello FoisL’invenzione degli italiani

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Cuore di Edmondo De Amicis è stato uno dei libri piú letti e piú criticati della nostra letteratura. Oggi purtroppo lo si legge un po’ meno, ma dovremmo tornare a farlo. Si tratta infatti dell’unico classico italiano che non sia scaturito da esigenze prettamente letterarie ma da un impegno etico preciso: De Amicis ha inventato gli italiani, ha espresso le possibili coordinate di un popolo nel caos di differenze apparentemente irreconciliabili.

E lo ha fatto perché credeva in un modello di società utopistico fino al punto di pensare che si è felici solo a patto di essere felici di quello che si è. L’Italia di oggi è un paese in cui chi sa viene dileggiato. Dove i Franti – i codardi che se la prendono con i piú deboli – diventano ministri; un paese in cui per emergere sembra sia necessario mostrare il proprio lato peggiore, spietato, senza cuore.

Queste pagine ci ricordano invece che la fondamentale importanza del racconto pedagogico deamicisiano è stata proprio quella di formulare una grammatica essenziale, attraverso cui poterci rappresentare e raccontare come popolo unito perché solidale. Una grammatica fondata su istruzione, empatia e amorevolezza, che in tempi di odio è quanto mai importante cercare nuovamente di imparare.

Leggi un estratto.

«Vorrei ribadire quanto la figura dell’insegnante sia importante, a maggior ragione in tempi di Zoom, internet, Facebook. È fondamentale come figura morale, non solo per trasmettere informazioni e insegnamenti […] Nel libro Cuore questo è importantissimo», afferma Abraham Yehoshua in dialogo con Marcello Fois su «la Lettura – Corriere della Sera».

«De Amicis ha realizzato un’utopia: raccontare l’Italia come potrebbe essere e non è. E il saggio di Fois lo dimostra» (Chiara Valerio su «L’Espresso»).

«Fois distilla un pamphlet per rammentarci che in un’epoca consacrata all’egoismo rivolgersi ancora al vangelo laico di De Amicis sarebbe un salutare vaccino» (Crocifisso Dentello, «il Fatto Quotidiano»).

«Un pamphlet sorprendente» (Lorenzo Guadagnucci, «Quotodiano Nazionale»).

«Un saggio illuminante, in cui lo scrittore nuorese affronta in una chiave nuova e chiarificatrice un capolavoro della nostra storia letteraria» (Luca Mirarchi, «L’Unione Sarda»).

L’autore racconta il libro su Rai Cultura:

Su Radio Capital Daria Bignardi ha intervistato Marcello Fois.