Girolamo GrammaticoI sopravviventi

14+

Cominciare da ragazzi, con il cuore e la testa leggeri. Lavorare per anni in un centro d’accoglienza per persone senza dimora. Stare a contatto ogni giorno con uomini e donne che hanno perso gli strumenti per abitare il mondo. Conoscerli a fondo e cambiare per sempre. 

Il protagonista di questo romanzo è Girolamo Grammatico, o meglio il suo doppio giovanissimo: un ragazzo siciliano arrivato a Roma per studiare Sociologia pieno di ideali in testa, che sceglie di fare servizio civile nel piú grande centro d’accoglienza della capitale per persone senza dimora. Anno dopo anno, si ritroverà a confrontarsi con le difficoltà quotidiane di quel lavoro e con i limiti dell’istituzione di cui fa parte, a interrogarsi sul senso dell’altruismo e della sua fede, a scivolare lentamente in un isolamento simile a quello delle persone che aiuta, prima di provare a cercare se stesso nelle storie degli altri. Storie che racchiudono il mistero di vite silenziate che possono mostrarsi solo per scintille. Quella di Mimmo, l’anziano calabrese sdentato che non ha mai avuto nessuno che si prendesse cura di lui; o di Hamameh, che viene dalla Siria e non parla e ha un passato criminale da nascondere; o quella della ragazza rumena che sogna di aprire un centro estetico; o di Flavio, che rifiuterà sempre un posto letto e al quale non basterà, come aveva sognato, costruire una famiglia. 

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«Il racconto che fa Girolamo Grammatico è filtrato da uno sguardo senza pietismo, che pone al contrario profondi dilemmi morali, come fa ogni volta la vera letteratura» (Andrea Pomella).

«Queste pagine sono ricche di emozioni, lacrime, brividi ed esperienze che si spera riescano a creare tanta empatia a chi non ha mai potuto (o voluto) vedere direttamente persone ed esistenze cosí lontane dalla nostra bambagia» (Camilla Sernagiotto, «Grazia»).

Elena Stancanelli parla de I sopravviventi su «la Repubblica».

L’autore racconta il libro: