Istituto Arimondi Eula, Savigliano (CN)
Classi: III D, IV A, IV B, V B, V D
Intervista al figlio Aldo Rolfi.
Quando e quanto sua madre le ha raccontato della sua esperienza e che effetto le ha fatto da bambino ascoltarla? In che modo l’esperienza del campo di lavoro ha influenzato il vostro rapporto?
Mia madre è stata una madre normalissima. Nel momento in cui ho iniziato ad avere cognizione, intorno ai 6, 7, 8 anni, ho intuito però che mia madre non era come le madri dei miei compagni di scuola: quando si parlava tra di noi io portavo delle esperienze ascoltate in casa completamente diverse dagli altri. Però, almeno nella prima infanzia, non è che avvertissi questa sua condizione particolare, né mi sono sentito diverso. Tutto è venuto fuori in maniera graduale. È nell’adolescenza che ho iniziato a fare domande. E ad ogni domanda c’era una risposta, a differenza di quanto accadeva a molti ex deportati.
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