solitudine

Dostoevskij, Memorie

Fëdor DostoevskijMemorie del sottosuolo

Non soltanto non ho saputo essere cattivo, ma non ho saputo essere niente di niente: né cattivo né buono, né canaglia né galantuomo, né eroe né insetto. E adesso passo i miei giorni qui nel mio cantuccio, burlando me stesso con la maligna e del tutto inutile consolazione che, comunque sia, una persona intelligente non può diventare sul serio qualcosa, giacché a diventar qualcosa ci riesce solamente l’imbecille.

Pubblicato nel 1864, Memorie del sottosuolo è il libro che annuncia i capolavori della maturità (Delitto e castigo uscirà appena due anni dopo). Già inconfondibilmente dostoevskiana è la voce che procede allo scandaglio dell’animo umano senza risparmiarsi nulla e senza indietreggiare davanti alle verità piú amare.

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978880623959GRA

Natalia GinzburgLa strada che va in città

Uscito nel 1942 sotto lo pseudonimo di Alessandra Tornimparte, La strada che va in città è la storia di una ragazza che sceglie di fare un matrimonio d’interesse, di prendere la strada che va in città. Per poi accorgersi che il vero amore è altrove. Passioni senza via di uscita, vite alla deriva, anime alla ricerca di un approdo sicuro dove lenire le proprie delusioni: con uno sguardo impietoso ma distaccato, Natalia Ginzburg, in questo suo primo romanzo, descrive la solitudine di un’esistenza che nel gioco della memoria rievoca ciò che le è passato accanto come un mistero incomprensibile e inafferrabile.

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978880624396HIG

Elena VarvelloSolo un ragazzo

Dopo La vita felice, bestseller in Gran Bretagna, Elena Varvello torna a indagare quel bosco fitto e scuro che è l’adolescenza, e quel terreno brullo e scosceso che sono i sensi di colpa dei genitori.

Lui, il ragazzo, ha quasi diciott’anni e una bella famiglia.  È gentile ed educato, a volte silenzioso ma sempre sorridente. Dentro ha un grande buco nero, soltanto che nessuno se n’è accorto.

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978880622193GRA

Fëdor DostoevskijNotti bianche

«Era una notte incantevole, una di quelle notti che ci sono solo se si è giovani».

Il sognatore delle Notti bianche vive ai margini della realtà, in penosa solitudine. Perso negli ideali di una fervida immaginazione e immerso in fantasticherie ed emozioni evanescenti, il giovane vagabonda nelle calde notti senza tramonto di una Pietroburgo di inizio estate. Finché, durante una di queste passeggiate notturne, qualcuno risveglia in lui l’amore.

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