Archivio Mensile: maggio 2020

Classe

Fabio GedaAnime scalze

Liceo Nomentano, Roma
Classe: IV M
Docente: Silvia Vitucci

Caro Pietro,

è da tanto che non ci sentiamo ormai, ci siamo visti per la prima volta dopo anni solo perché Ercole e Luca avevano deciso di fuggire da tutti noi, e forse avrebbero fatto bene; avrei voluto parlarti ma non ne abbiamo avuto la possibilità. Vorrei dirti tante di quelle cose, ma ho scritto questa lettera principalmente per farti capire i motivi che mi hanno costretta ad abbandonarvi; so che forse non vorrai neanche leggerla ma è importante per me, visto che mi sento in dovere di spiegare a te, Asia ed Ercole cosa mi è successo.

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I racconti delle donnea cura di Annalena Benini

«Per me è stata una festa bellissima: cercare le donne, leggerle, sceglierle, studiarle, raccontarle».

L’amicizia, l’invidia, l’amore, lo smarrimento, la paura, l’ambizione, i figli, gli uomini, le risate, il coraggio. E la libertà: conquistarla, gettarla via, riprendersela in un istante di grazia. Raccontare le donne significa raccontare una forza che all’improvviso squarcia tutto, oppure si nasconde, o cammina piano e prepara la strada a chi verrà dopo.

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Arthur Conan DoyleLe piú belle storie di Sherlock Holmes

Nel 1887 un medico scozzese, Arthur Conan Doyle, dà vita a uno dei detective piú famosi di ogni tempo e letteratura. Eccentrico, arrogante, geniale, Sherlock Holmes, insieme con il suo fidato amico, il dottor Watson, tra le pareti del confortevole appartamento al 221B di Baker Street, risolve con logica deduzione i casi piú misteriosi, gli enigmi piú oscuri, gli omicidi piú agghiaccianti, servendosi di ogni piú piccolo e apparentemente insignificante dettaglio.

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Massimo MantelliniBassa risoluzione

Liceo A. Casardi, Barletta
Classi: V C scienze umane
Docenti: Giovanni Antonio del Vescovo

«Internet, luogo della documentabilità, si trasforma nello spazio in cui ogni cosa sarà rapidamente dimenticata». Quando la bassa risoluzione riempirà completamente le nostre vite ci sarà una via d’uscita? O andiamo incontro a un irreversibile precipizio?

Per molti anni abbiamo immaginato Internet come il luogo della memoria, della conservazione, dentro uno spazio infinito, di tutti i documenti del mondo. Poi ci siamo resi conto che era tutto piú complicato di cosí e che la Rete non era poi troppo diversa dagli altri archivi.

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Michail BulgakovIl Maestro e Margherita

«Che cosa farebbe il tuo bene, se non esistesse il male? E come apparirebbe la terra, se ne sparissero le ombre?»

Nella Mosca staliniana degli anni Trenta, due letterati, Michail Berlioz e Ivan Ponyrëv, stanno discutendo dell’esistenza di Dio. A intromettersi nella loro conversazione arriva uno strano personaggio, che dichiara di essere stato presente al secondo interrogatorio di Gesú da parte di Ponzio Pilato. È un esperto di magia nera, si chiama Woland. Ma in realtà è Satana in persona.

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Margherita OggeroIl Compito di un gatto di strada

Una divertente favola sulle amicizie impossibili ma piú vere del vero.

Dopo una gioventú on the road, Rossana è diventata una gatta «condominiale»: ha trovato rifugio in un cortile torinese, insieme ai suoi cuccioli, coccolata dalla portinaia Aurora e dalla vedova Esposito. A scombussolare le sue giornate ci pensa Ramon lo sciupagatte, bellissimo e fiero, con il brillio dei suoi occhi verde-semaforo e il sorriso abbagliante a ventotto denti. Compagno infedele e padre decisamente assente, una mattina, prima di sparire del tutto, Ramon le confida il suo segreto: è un discendente del mitico gatto del Cheshire – lo Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie – e ha ereditato il potere di rendersi invisibile, o quasi.

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Classe

Benedetta TobagiPiazza Fontana

Liceo scientifico Salvemini, Bari
Classe: IV G
Docente: Monica Iusco

Nella destra teneva sette stelle. Appunti (molto) sparsi su Piazza Fontana. Il processo impossibile

«Non sarò mai abbastanza cinico / da smettere di credere / che il mondo possa essere migliore di com’è / ma non sarò mai neanche tanto stupido / da credere / che il mondo possa crescere / se non parto da me» (Brunori Sas).

Nel silenzio generale del 12 dicembre 2019, a cinquant’anni dalla strage di Piazza Fontana, Rai Uno manda in onda una «docu-fiction forse esteticamente non perfetta» (per citare M. Piras su Le parole e le cose) che fornisce, però, una ricostruzione ben pensata, esatta e lineare di un processo impossibile lungo trentasei anni (1969-2005).

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