Archivio Mensile: aprile 2021

978880624964HIG

Chiara ValerioNessuna scuola mi consola

Ad Alessandra Faggi, professoressa precaria di Matematica, sezioni B e L, non piace affatto la fredda burocrazia scolastica. E per questo, dopo aver scritto dettagliatamente l’incipit dei verbali dei suoi consigli di classe, passa a raccontare di sé, la storia della sua prima macchina, la sua prima sigaretta sulla spiaggia. Lo fa per divertirsi, ma anche per rendere piú umane e migliori le ore in classe.

Scopri di più

Classe

Davide MoscaBreve storia amorosa dei vasi comunicanti

ITE Tambosi, Trento
Docente: Sara Losa
Classe: IV SA

Esercizi di scrittura creativa: rilettura del romanzo Breve storia amorosa dei vasi comunicanti dal punto di vista di Margherita

1. Due pesi due misure: gli opposti si attraggono

Ed ecco che un’altra giornata è di nuovo iniziata. Sempre solita routine: sveglia alle 6:00, un bicchiere d’acqua, una tazza di caffellatte (40 calorie), due biscotti (60 calorie), appunto tutto sulla mia agenda delle calorie chiamata anche “libro nero”, bilancia, e pronta per iniziare a studiare anche oggi.

È un periodo abbastanza stressante per me e questo non fa che chiudermi ancora di piú lo stomaco, ma devo sforzarmi, non riesco piú a sentire le lamentele di tutti su quanto io stia perdendo chili in questo periodo, quindi credo che una mela e una carota per un totale di 65 calorie, per la mia cena, possano bastare.

Scopri di più

Viganò

Renata ViganòL’Agnese va a morire

«L’Agnese va a morire è una delle opere letterarie piú limpide e convincenti che siano uscite dall’esperienza storica e umana della Resistenza. Un documento prezioso per far capire ai piú giovani e ai ragazzi delle scuole che cosa è stata la Resistenza: una guerra di popolo, la prima autentica guerra di popolo della nostra storia» (Sebastiano Vassalli).

Sembra di vederla l’Agnese, con la vestaglia a fiori, le sporte sulle spalle e i piedi gonfi infilati nelle ciabatte informi. L’Agnese che fa la lavandaia e vive con il marito Palita che impaglia fiaschi e costruisce scope e panieri. E che tra una giocata di carte e un bicchiere di vino aiuta i partigiani a organizzare i loro movimenti.

Scopri di più

Classe

Hisham MatarIl ritorno

ITET Bramante Genga, Pesaro
Docente: Maura Maioli
Classe: VA AFM

Un momento di scuola vera in un anno difficile

Abbiamo studiato il colonialismo italiano in Libia e nel Corno d’Africa, non solo nel nostro libro di testo, che gli dedica un unico paragrafo. Abbiamo letto Il ritorno di Hisham Matar, il cui nonno ha partecipato alla Resistenza contro gli italiani occupanti e il cui padre Jaballa, oppositore del regime di Gheddafi, è scomparso nel carcere di Abu Salim. Infine abbiamo incontrato Anna Nadotti, che di questo libro è la voce italiana. Con un po’ di amaro in bocca – perché per quanto è successo durante questo capitolo della nostra storia ci siamo sentiti come se fossimo in parte responsabili – possiamo però dire di sentirci piú ricchi.

Scopri di più

978880624914HIG

Melania G. MazzuccoLa lunga attesa dell’angelo

Un padre e la figlia amatissima, il maestro e l’allieva che si è annullata in lui: una figura femminile difficile da dimenticare.

Uomo ribelle e ambizioso, pittore inquieto e geniale, Jacomo Robusti detto il Tintoretto ha vissuto solo per dipingere e per la sua arte ha sacrificato tutto (reputazione, guadagni, piaceri), allontanando uno a uno – con la sola eccezione del remissivo Dominico – tutti i figli: le femmine in monastero, via da casa i maschi insofferenti alla sua tirannia. Finendo per perdere anche la prediletta figlia naturale, Marietta, educata contro le convenzioni della società per fare di lei la sua creazione piú riuscita: una musicista, una pittrice, una donna libera.

Scopri di più

978880624918HIG

Michela MurgiaStai zitta

Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse. Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica.

Scopri di più