Frances Hodgson Burnett Il giardino segreto
Angela Pesce (Bologna)
«Da bambina non ero una gran lettrice» inizia così l’introduzione di Alice Sebold del Giardino segreto di Frances Hodgson Burnett.
Sei ragazzi di seconda media scelti per partecipare a un gruppo pomeridiano di recupero. Ecco, di certo neppure in questo caso si tratta di gran lettori. Ci sono ragazzi che escono dalla scuola media senza avere mai letto un libro, un libro intero, un libro da soli, un libro in camera la sera, un libro in spiaggia, un libro per piacere o per dovere. Non leggono e basta. Perché leggere è difficile, perché si trovano in situazione di difficoltà dal punto di vista linguistico o dal punto di vista sociale. I primi, di recente immigrazione, incontrano l’ostacolo della lingua italiana ancora in parte segreta; i secondi non hanno trovato spazio per i libri all’interno di vite faticose, di vite senza adulti di riferimento, di vite senza case. Alcuni tentano la lettura e l’abbandonano, altri la rifiutano a priori. Entrambi provano rabbia verso i libri, la collera di chi non può scegliere se leggere o no, di chi semplicemente non può.
La collera di Mary Lennox, la protagonista del Giardino segreto.