Elena Tamborrino (Maglie)
La mia è una generazione che ha letto il Diario di Anne Frank con lo stupore di chi si affaccia nella vita di una coetanea che attraversa, nella sua quotidianità racchiusa in un periodo relativamente breve, tutte le domande su quello che stava accadendo nei primi anni Quaranta dello scorso secolo in Europa – e piú limitatamente in Olanda – e su quello che, nello stesso tempo, riempiva le sue giornate lunghe di silenzi e pensieri, desideri e piccole contrarietà.
A sessant’anni dalla pubblicazione del Diario di Anne Frank, oggi ne leggiamo una versione in graphic novel, autorizzata dalla Fondazione Anne Frank, scritta da Ari Folman e illustrata da David Polonsky.
Una lunga nota finale degli autori spiega il procedimento di sintesi necessario a rendere il racconto di Anne traducibile in immagini che racchiudono le parole della ragazzina ebrea che sognava di diventare giornalista e scrittrice. Mediamente trenta pagine del testo originale si sono trasformate in dieci pagine a fumetti, in cui la lettura sintetica ha spesso significato andare oltre le parole che potevano racchiudersi nei classici ballon, per essere restituite sotto forma di espressioni di volti e rappresentazioni di gesti, come nel caso del continuo confronto che Anne fa tra sé e la sorella Margot, considerata «perfetta», oppure nei passaggi piú angosciosi, dove i pensieri della ragazzina sono rappresentati da sogni e scene fantastiche.
In questa operazione di trasposizione del testo sulle tavole di un fumetto, nulla si perde della spontaneità e della profondità dei sentimenti di Anne Frank: emergono forti la sua vena spiritosa e anche le sue profonde riflessioni sulla guerra, sulle ingiustizie, sulla condizione della donna, sul rapporto tra genitori e figli – in particolare sul rapporto conflittuale tra lei e sua madre -, sull’amore e sull’amicizia.
Ci viene proposta una lettura originale di un testo immortale, una visione che vuole rendere omaggio a una realtà storica, narrata con semplicità e grande sensibilità da una ragazzina che viveva il suo tempo, senza immaginare la catastrofe che si sarebbe abbattuta sulla sua famiglia, intuendo però che la portata degli avvenimenti era già straordinaria.
Elena Tamborrino insegna italiano e storia all’IISS A. Cezzi-De Castro Moro di Maglie (LE).