I libri
Riccardo Staglianò Al posto tuo
Quand’è l’ultima volta che avete comprato un biglietto del treno allo sportello invece di farlo online? O un cd in un negozio di dischi? O che avete messo piede in banca?
P come Posto, il tuo posto di lavoro. Quello che internet e le macchine si portano via.
Le macchine hanno sempre rimpiazzato gli uomini. Prima però lo facevano nei compiti pesanti, colpendo i colletti blu; ora sostituiscono anche il lavoro dei colletti bianchi. In passato l’aumento della produttività dato dalla tecnologia si trasformava in piú ricchezza per la società: se uno perdeva il lavoro in manifattura ne trovava un altro nei servizi. Ormai invece le macchine corrono troppo forte e distruggono piú posti di quanti non ne riescano a creare.
Benedetta Tobagi Come mi batte forte il tuo cuore
«Hanno ucciso papà. Ma queste cose succedono nei film, non può essere vero. I compagni dell’asilo non mi credono. Allora insisto: “Hanno ammazzato papà, gli hanno sparato, bum! bum!, con la pistola” e mimo con le dita la forma dell’arma. Una P38».
Milano, 28 maggio 1980. Alcuni membri della «Brigata XXVIII marzo», formazione terroristica di sinistra, sparano a Walter Tobagi, una delle firme piú prestigiose del «Corriere della Sera», uccidendolo. Benedetta ha soli tre anni, conserva di lui qualche ricordo e una grande incolmabile mancanza.
Benni, Crichton, Dahl, Ende, Lodoli e altri Compagni di scuola
Pochi momenti restano impressi in ognuno di noi come quelli vissuti a scuola. È lí che per la prima volta si provano emozioni, passioni, delusioni e rancori che durano una settimana, ma cosí forti da restare indelebili nella memoria. È lí che, mentre impariamo a conoscere il mondo, il mondo impara a conoscere noi. È lí che nascono amicizie destinate a durare per sempre. Che li si ami o li si odi, gli incontri e gli scontri di quei giorni sono spesso destinati a cambiare una vita e per questo sono stati oggetto dell’attenzione di tanti scrittori, che hanno saputo raccontarli nei loro lati comici e in quelli tragici.
Elena Varvello La vita felice
Elia ha sedici anni ed è un ragazzo solitario. Suo padre Ettore ha perso il lavoro e ora sembra perdere, giorno dopo giorno, anche la ragione: si chiude in garage, scrive lettere in cui denuncia un complotto di cui si sente vittima, sparisce per ore a bordo di un furgone. La madre Marta si aggrappa al ricordo di un marito che di fatto non c’è più. E così la routine famigliare si inceppa, fino a precipitare in una notte d’agosto.
Charles Dickens Canti di Natale
Nessun autore è famoso come Charles Dickens, nessun racconto è conosciuto come il Canto di Natale: il vecchio Scrooge ha passato la vita ad accumulare ricchezze e la notte della Vigilia riceve la visita di tre spiriti che lo conducono in un viaggio attraverso il Natale passato, presente e futuro. Questa visita lo metterà di fronte alla realtà dei fatti, quella di essere diventato un vecchio avido, solo e odiato da tutti, e lo trasformerà nel profondo.
L. Frank Baum Il mago di Oz
Una favola in cui la meraviglia e la gioia vincono ogni paura.
Dorothy vive in Arkansas con gli zii e il cane Toto. Un giorno, un violento ciclone si abbatte sulla sua casa, e senza darle il tempo di mettersi al riparo nel rifugio sotterraneo, la catapulta in un mondo strano e sconosciuto.
Paola Mastrocola L’amore prima di noi
I miti sono quel che resta dopo il tempo che passa, sono racconti favolosi con i quali gli uomini cercano di comprendere e afferrare grandi verità. Parlano a noi e di noi, per questo sono eterni. Con grande maestria Paola Mastrocola attinge alla mitologia antica e la riscrive, riempiendo gli spazi bianchi che ogni storia offre e restituendola al lettore carica di nuovi significati.
Roberto Vecchioni La vita che si ama
Elena Tamborrino (Maglie)
Se è vero che la vita è fatta di «momenti di trascurabile felicità», come sostiene Francesco Piccolo in un suo libro di qualche anno fa, è anche vero che quella stessa felicità si può cogliere in occasioni e circostanze che hanno respiro più ampio, che dobbiamo andare a scovare nella memoria e che sono legate a persone ed episodi che presentano uno scarto rispetto a quello che «normalmente» ci si può aspettare da consuetudini e paradigmi. In realtà nulla è davvero perfettamente «normale», integrato in un sistema, se sappiamo leggere tra le righe della vita e trovarci l’aspetto insolito e inaspettato, spesso risolutivo, che poi ci fa dire «questa è la felicità».
Roberto Vecchioni La vita che si ama
«Non si è felici nell’imperturbabilità, ma nell’attraversamento del vento e della tempesta».
Che cos’è la felicità? Una cosa transitoria che incrocia la vita per brevi momenti, o un modo di essere e di affrontare l’esistenza, nonostante i dolori e le difficoltà quotidiane? È intuile chiederlo. Lo scrive un padre ai propri figli, Francesca, Carolina, Arrigo ed Edoardo: la felicità non è una questione di istanti, ma una presenza costante; il problema è saperla intravedere, imparando a non farci abbagliare. Il padre è Roberto Vecchioni, che decide di spogliarsi dei panni di cantautore per vestire quelli di uomo comune e affrontare la sfida dell’essere felici partendo dagli affetti più cari.






























