Riccardo StaglianòAl posto tuo

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Quand’è l’ultima volta che avete comprato un biglietto del treno allo sportello invece di farlo online? O un cd in un negozio di dischi? O che avete messo piede in banca?

P come Posto, il tuo posto di lavoro. Quello che internet e le macchine si portano via.

Le macchine hanno sempre rimpiazzato gli uomini. Prima però lo facevano nei compiti pesanti, colpendo i colletti blu; ora sostituiscono anche il lavoro dei colletti bianchi. In passato l’aumento della produttività dato dalla tecnologia si trasformava in piú ricchezza per la società: se uno perdeva il lavoro in manifattura ne trovava un altro nei servizi. Ormai invece le macchine corrono troppo forte e distruggono piú posti di quanti non ne riescano a creare.

A favore di questa tesi, Staglianò porta esempi di aziende italiane e straniere: da Trenitalia, dove una macchinetta emette in media circa 500 biglietti contro le 200 del bigliettaio, fino ad Amazon, che impiega 14 dipendenti per ogni 10 milioni di dollari generati contro i negozi tradizionali, che prima ne impiegavano 47. Ma ci sono anche i software-radiologi e quelli giornalisti. Nessuno sembra più al sicuro. E più le macchine diventano a buon mercato, più gli esseri umani sembrano cari in confronto.

Questo libro è un viaggio in un futuro che è già arrivato, a cui stiamo pagando un prezzo cruento, ma dall’esito non inevitabile: «Io, che rimango sostanzialmente entusiasta, sono convinto che possiamo ancora evitare che vada così». A patto di mettere in campo da subito le giuste contromisure.

Leggi un estratto.

Staglianò parla del suo libro a Rai Cultura:

Le presentazione del libro su RepTV: