Elvira Seminara Atlante degli abiti smessi
Eleonora è una donna impetuosa ed eccentrica. Alla scomparsa dell’ex marito, il suo rapporto con la figlia Corinne si strappa definitivamente, «come un lenzuolo che ha subito troppi lavaggi, vestito troppi letti». In cerca di solitudine e chiarezza, decide allora di trasferirsi a Parigi, scappando dalla casa di Firenze come fosse una nave che affonda, con tutte le sue cose e i suoi malintesi. Ma oltre al passato, in quella casa sono rimasti armadi pieni di vestiti, ognuno dei quali porta con sé una storia: ci sono quelli «elfi, che non trovi in nessun posto quando li cerchi, ma poi rispuntano beffardi come niente fosse», quelli «impostori, che sono costati parecchio ma non hanno portato la fortuna promessa», quelli «sopravvissuti, che reggono i peggiori addii», quelli che «hai paura a rimettere perché quel giorno sei stata cosí felice» e quelli come «uccelli di Hitchcock: spalanca l’armadio e falli volare via, come si fa con le gelosie e le ossessioni indecorose».