Gli oggetti collegano tempi differenti. Disegnano la traiettoria della bellezza. Ogni tanto muoiono. Ci sono dieci splendidi oggetti morti da qualche parte, qui intorno. Questo libro parla di loro e dunque di noi.
Le carte stradali Michelin sono diventate navigatori gps; i telefoni fissi sono silenziosamente scomparsi dagli ingressi delle nostre abitazioni. Le cose, talvolta, segnano distanze istantanee tra generazioni, per il resto, ancora vicine. Questo libro segue la traiettoria di dieci oggetti che sono cambiati sotto i nostri occhi. Osserva chi li utilizza ancora e chi non li degna piú di uno sguardo. Si domanda cosa accada in quel passaggio. Se nel momento in cui un oggetto diventa desueto qualcosa che era in esso vada perduto; se qualcosa muti in noi, dopo che lo abbiamo abbandonato: dalle mappe al telefono, dalla penna alla lettera, dalla macchina fotografica ai giornali. Cosí gli oggetti di uso comune, molte delle tecnologie che utilizziamo ogni giorno, potranno essere considerate come i punti cardinali su una bussola. Raccontano chi eravamo e chi siamo diventati.
Leggi un estratto.
«Benché sia un libro su oggetti presumibilmente “morti” sono in realtà pagine piene di vita» (Elena Loewenthal, «La Stampa»).
«Dopo Bassa risoluzione, Mantellini oggi traccia una mappa dei cambiamenti epocali avvenuti sotto i nostri occhi o tra le nostre mani» (Pietro Del Soldà, «Il Sole 24 Ore»).
«Mantellini mette il cambiamento in prospettiva, mostrando come nuove rivoluzioni, ancora piú radicali, siano alle porte o stiano già avvenendo» (Giuliano Milani, «Internazionale»).
«In Dieci splendidi oggetti morti Massimo Mantellini parlando di loro, parla di noi, di com’eravamo e di come siamo diventati» (Antonella Tarpino su «Huffington Post»).
L’autore racconta il libro su Feltrinelli.it:
Il blog dell’autore.