Eleonora Mazzoni Il cuore è un guazzabuglio
Il Manzoni, sempre chiamato con l’articolo a precedere il cognome, che immaginiamo da studenti è un uomo perennemente di mezz’età, dallo sguardo grave e un po’ assente, simile a quello ritratto da Francesco Hayez in uno dei suoi dipinti piú celebri. Un uomo che difficilmente riesce a ispirare simpatia, cosí come difficilmente può ispirarla il suo capolavoro, I promessi sposi, che da adolescenti svogliati sorbiamo come una medicina amara da ingerire perché «fa bene».
Ma, leggendo con attenzione le milleottocento lettere che ci ha lasciato e le testimonianze di familiari e amici, Manzoni risulta molto diverso da cosí.