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Aneliti, passioni e dolori scaturiscono da quelli del protagonista Werther, giovane d’animo sensibile e ardente, per la virtuosa Lotte dagli occhi neri, già promessa sposa di un altro uomo e dunque a lui preclusa. La frustrazione e la disperazione che ne conseguono inducono lo sfortunato amante dapprima a tentare la sublimazione del suo trasporto amoroso coltivando una fraterna amicizia con il legittimo pretendente e poi consorte di Lotte, Albert, e in seguito a spezzare il triangolo filadelfico da lui stesso architettato togliendosi la vita.
Primo dandy della letteratura europea, Werther incendiò la sensibilità di un’intera generazione, quella dello Sturm und Drang, che lo rese eroe senza tempo della cultura ribelle, che preferisce l’intensità del sentimento all’aridità della ragione.
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Ho meticolosamente raccolto tutto ciò che ho potuto ritrovare sulla vicenda del povero Werther, e ve lo propongo qui, certo che me ne sarete grati. Al suo spirito e al suo carattere non potrete negare ammirazione e affetto, né lacrime al suo destino. E tu, anima buona, tu che provi ora quel medesimo tormento, attingi conforto dal suo dolore, e lascia che questo libriccino ti sia amico, se, per volere della sorte o per tua propria colpa, non riesci a trovarne uno piú prossimo.
«Ogni giovane desiderò amare cosí, ogni fanciulla di essere cosí amata. Un’intera generazione riconobbe in quello di Werther il proprio stato d’animo» (Thomas Mann).
«Il primo vero bestseller europeo. La versione italiana di Enrico Ganni ne restituisce musicalità e dissonanze» (Luigi Forte, «La Stampa»).
«Un romanzo chiave nella storia della letteratura europea, il romanzo (epistolare, ma per lettere senza risposta) romantico per eccellenza» (Goffredo Fofi, «Internazionale»).
«Il piú grande servizio che Enrico Ganni potesse rendere all’autore che, probabilmente, piú gli è stato vicino» (Luca Crescenzi, «il manifesto»).
