Jack LondonMartin Eden

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Romanzo largamente autobiografico, Martin Eden riflette l’inquietudine di London, la sua vita stravagante, la tensione autodistruttiva che lo porterà al suicidio.

Il protagonista è un marinaio americano che finisce casualmente per frequentare il mondo borghese, salotti colmi di libri e fanciulle eteree. Tra l’iniziale timidezza e un’irresistibile attrazione per il nuovo ambiente, Martin Eden dovrà misurarsi con due impreviste passioni: la giovane Ruth Morse e la letteratura. Attraverso sogni delusi e speranze che sfumano, la strada verso la conquista di una fama che si rivelerà effimera sarà costellato dal conflitto tra le sue origini modeste e una cultura che comunque gli è estranea.

I propositi di riscatto sociale e l’inclinazione per i miti borghesi del successo e della ricchezza si dilegueranno di fronte alla consapevolezza di una inevitabile alienazione.

Non ho mai avuto paura della vita; ma non avrei mai immaginato che un giorno avrei potuto esserne sazio. La vita mi ha saziato a tal punto che non so piú desiderare nulla. Se mai avessi ancora la possibilità di desiderare qualcosa, sarebbe certo per desiderare te.

 

«Gli eroi di London cominciano sempre ad agire nel tentativo di conquistare la vita, di allargarla, di darle una dignità e finiscono per essere divorati, sconfitti, ma dalla vita stessa non dalla morte» (Fernanda Pivano).

«Martin Eden è davvero uno di quei libri che andrebbero letti piú volte nel corso degli anni, uno di quei libri sfaccettati, dalle tante stratificazioni: strati e facce che vi si svelano in momenti diversi, da angolature diverse» (Mario Maffi).

«Uno dei romanzi piú critici e disillusi che lo scrittore americano abbia mai scritto» (Federica D’Alfonso, fanpage.it).

Su Radio 3, per il programma Ad alta voce, Massimo Popolizio legge il romanzo.

L’adattamento cinematografico del romanzo ad opera del regista Pietro Marcello (2019), con Luca Marinelli nel ruolo di protagonista: