Carmen TotaroUn bacio dietro al ginocchio

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Tutto ha inizio con una cena come tante: una madre e una figlia sedute a un tavolino sulla Darsena, a metà giugno, con un bicchiere di vino in mano e molti pensieri in testa. Le due chiacchierano del piú e del meno, soprattutto del meno, con una tensione che cresce dietro ogni parola. E poi, scena dopo scena, l’impensabile. Mentre la madre sta facendosi un bagno, il gas invade l’appartamento e la figlia esce da quella casa per non tornare. Cos’è successo davvero quella sera? Dov’è Elisa, perché è fuggita? Perché si è inventata per anni una vita che non era la sua? E soprattutto perché Ada, mentre indaga seguendo le sue tracce, fa di tutto per coprirla?

Carmen Totaro, con un incedere senza scampo, con una sensibilità unica per i dettagli che racchiudono il senso di intere relazioni, scrive la storia indimenticabile del distacco tra una madre e una figlia, e forse del loro ritrovarsi. Cosí, quando giri l’ultima pagina di questa storia familiare che indaga quel confine sottilissimo tra ciò che è normale e ciò che non può dirsi tale, senti che quello che stringi tra le mani non è solo un noir psicologico di fortissimo impatto: è molto di piú. È un libro che ci contiene tutti e che ci porta in acque profonde.

Leggi un estratto.

«Una parola nuova sull’essere madri e figlie. Questo è un libro da non mancare» (Paolo Giordano).

«Un romanzo dal passo certo e diretto che arriva a toccare dove nessuno può dirsi sicuro» (Donatella Di Pietrantonio su «tuttolibri – La Stampa»).

«Ipnotico, perturbante. Rivela ciò che d’incandescente e oscuro si agita dietro l’apparenza dei legami piú solidi. Una madre, una figlia – ma niente è scontato» (Paolo Di Paolo).

«Un romanzo vertiginoso che sin dalla prima riga getta il lettore in un mistero carico di tensione. Esordisce come un noir psicologico, ma piú si avanza nella lettura e ci si prepara a colpi di scena eclatanti, piú, al tempo stesso, ci si rende conto di star assistendo dal di dentro a qualcosa che è piú di un thriller: la messa in scena di un distacco» (Simona Vinci sul «Corriere della Sera»).

«Un bacio dietro al ginocchio è un filo teso dalla prima all’ultima pagina, Totaro non lo allenta mai» (Anna Puricella, «la Repubblica»).

«In questo strano, inquietante, febbricitante e per niente italiano romanzo di Carmen Totaro assistiamo a un duello tra madre e figlia che dura 180 pagine piú una vita» (Maurizio Crosetti, «Robinson»).

«Totaro è in grado di mostrare, in una storia mirabilmente scritta, come la rabbia nelle famiglie, movente della maggior parte degli omicidi, si formi insieme agli altri organi, si crei nella gestazione, si trasmetta insieme ai geni, al sangue che scorre nelle vene» (Laura Marzi, «il manifesto»).

«È brava Carmen Totaro a rendere nella narrazione le dinamiche intime dei due personaggi, facendoli vivere oltre quelle stesse pagine» (Maria Grazia Rongo, «la Gazzetta del Mezzogiorno»).

«Una storia che indaga sul rapporto piú conosciuto di sempre. E sul confine tra ciò che è normale e ciò che non lo è» (Giulia Calligaro, «Io Donna»).

Su Radio Capital Daria Bignardi ha intervistato l’autrice.

Carmen Totaro è stata ospite a Fahrenheit:

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