Dante AlighieriCommedia

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«La Comedia, “poema sacro / al quale ha posto mano e cielo e terra” (Par. XXV, 1-2), il grande viaggio di Dante e dell’umanità dallo smarrimento alla luce, ha parlato per secoli, e ancora continua a farlo, dell’animo umano e dei suoi profondi misteri. Le sue traduzioni in tutte le lingue del mondo e in moltissimi dialetti, la collocazione, ribadita da molti critici, di Dante e Shakespeare alla base del canone della letteratura occidentale attestano il suo straordinario successo. Ogni grande opera comunica al di là del suo tempo e ognuna per le sue peculiarità» (Roberto Mercuri).

 

Dagli amanti clandestini Paolo e Francesca al goloso Ciacco, dall’eretico Farinata degli Uberti a Ulisse, fino al terribile Lucifero: per ritrovare la strada perduta Dante, sotto la guida del saggio poeta Virgilio, deve scendere nell’abisso infernale e penetrare il mistero dei limiti di ogni essere umano.

Lo duca e io per quel cammino ascoso
intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
e sanza cura aver d’alcun riposo,
salimmo sú, el primo e io secondo,
tanto ch’i’ vidi de le cose belle
che porta ’l ciel, per un pertugio tondo.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.

Conclusa l’esperienza dell’Inferno, Dante è pronto a salpare con la «navicella» del suo «ingegno» per affrontare la traversata in un mare aperto, tanto diverso dalle acque sotterranee dell’Inferno: inizia la salita lenta e pensosa lungo il monte dei sette vizi capitali, in quel «regno di mezzo», il Purgatorio, di rigenerazione e rinascita, dove abitano anime imperfette, che non sono riuscite a vincere le passioni nefaste. Un viaggio della conoscenza che terminerà solo con l’ascesa in Paradiso, dove il Sommo Poeta, accompagnato da Beatrice, affronterà l’immane difficoltà teologica e psicologia di rappresentare la visione di Dio.

A l’alta fantasia qui mancò possa;
ma già volgeva il mio disio e ’l velle,
sí come rota ch’igualmente è mossa,
l’amor che move il sole e l’altre stelle.

Una nuova edizione curata da Roberto Mercuri, che ha organizzato gli apparati di ogni singolo canto in modo da aiutare il lettore a entrare nel mondo trinitario e tripartito descritto da Dante: un brevissimo riassunto che presenta, oltre a quanto accadrà, gli uomini e le donne che si incontreranno; un commento approfondito sulla struttura del canto, sui personaggi, sulle allegorie, sui nodi di senso piú oscuri e problematici; le note a piè di pagina, puntuali ed esplicative del testo.

Leggi un estratto.

Il 25 marzo è stato istituito dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro Dario Franceschini, il Dantedí, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. Moltissime le iniziative soprattutto quest’anno, che coincide con il settecentesimo anniversario della morte del Poeta.

«Primo consiglio ai docenti: per insegnare Dante dovete amarlo, non fatelo per dovere ministeriale», ha affermato il linguista Luca Serianni. Su Raiplay le sue lezioni sulla Commedia:

«La Commedia non è un’opera, è un lungo monologo che mette il lettore di fronte a scelte radicali legate alla tragedia dello stare al mondo e alla speranza di salvezza» (Vittorio Sermonti).

«Il libro piú giustificabile, piú limpido, piú grande, piú straordinario di tutte le letterature; ma non di dopo Dante, anche di prima»: Roberto Benigni ha dedicato a tredici canti della Commedia uno spettacolo teatrale intitolato Tutto Dante:

L’attrice Lucilla Giagnoni ha interpretato su Rai 5 tutti i 100 canti della Commedia: «Per attraversare il tempo e la palude che stiamo e dobbiamo vivere abbiamo bisogno di qualche super-potere. Che abbiamo già. Superpotere è la capacità di immaginare. Anche l’inimmaginabile. La poesia è lo strumento per eccellenza elaborato nei millenni. E Dante ci è maestro nel suo viaggio immaginifico che è viaggio di conversione intesa anche come cambiare rotta».