Murakami HarukiKafka sulla spiaggia

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Un ragazzo di quindici anni, maturo e determinato come un adulto, e un vecchio con l’ingenuità e il candore di un bambino, si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo diretti a Takamatsu, nel Sud del Giappone. Il primo, che ha scelto come pseudonimo Kafka, è in fuga dal padre, uno scultore geniale e satanico. Mentre il secondo, Nakata, fugge dalla scena di un delitto nel quale è stato coinvolto contro la sua volontà.

Seguendo percorsi paralleli, che non tarderanno a sovrapporsi, il vecchio e il ragazzo avanzano nella nebbia dell’incomprensibile, schivando numerosi ostacoli, ognuno proteso verso un obiettivo che ignora ma che rappresenterà il compimento del proprio destino.

Inquietante, avvincente e visionarioKafka sulla spiaggia è il romanzo che consacra Murakami come uno dei piú grandi narratori contemporanei.

 

Kafka sulla spiaggia ha vinto il World Fantasy Award 2006 ed è stato annoverato dal «New York Times» tra i dieci libri migliori del 2005.

«Questo romanzo si legge come il suo autore deve averlo scritto: con la sensazione di entrare a occhi aperti in un sogno visionario e risonante di profezie, dove le scoperte e le rivelazioni si susseguono, ma il cuore piú profondo resta segreto e inattingibile» (Giorgio Amitrano).

«Murakami ha la freschezza di chi narra il mondo ricominciando da capo e permettendosi infinite variazioni: non è uno scrittore, ma una serie di scrittori racchiusi in uno» (Paolo Mauri).

«Un romanzo formidabile. Le tematiche indagate, il mutare dei timbri espressivi, le continue divagazioni, le tante figure che entrano ed escono di scena, addirittura le diverse poetiche, fanno pensare che non stiamo leggendo un solo libro, ma piú libri» (Franco Marcoaldi, «la Repubblica»).

«Questo romanzo vibra di passioni e di opportunità che tutti sono in grado di sentire, e sotto il “castello” prezioso dell’architettura compositiva, l’anima nuda e istintiva del mito riemerge prepotente, se solo si è disposti a lasciarsi prendere per mano, ad abbandonarsi al piacere della pagina» (Giancarlo De Cataldo su «l’Unità»).

«Kafka sulla spiaggia è probabilmente il piú bel libro di Murakami Haruki. Favola, apologo, romanzo, trattato zen, e altro ancora. Lo scrittore giapponese ha superato se stesso» (Marco Belpoliti, «L’Espresso»).

«L’effetto che produce il romanzo di Murakami è quello d’un improvviso pugno allo stomaco, duro da sostenere, ben piazzato» (Nicola d’Ugo, Rai News).

«Tutti possono raccontare una storia che assomiglia a un sogno, ma rari sono gli artisti che come Murakami ci danno l’illusione di sognarla» («The New York Times Book Review»).