a cura di Marco AimeContro il razzismo

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R come razzismo. Quattro ragionamenti per confutare le principali manifestazioni del razzismo, siano esse scientifiche, linguistiche, culturali o istituzionali.

In Europa avanzano movimenti xenofobi e in Italia si denunciano sempre piú spesso episodi di razzismo. Quattro studiosi con competenze diverse provano qui a vagliare i concetti di identità e differenza, a comprendere i diritti dello straniero in Italia, a misurare quanto profonde siano le nostre convinzioni sulle differenze biologiche e culturali e come se ne debba parlare.

Guido Barbujani sceglie la prospettiva della genetica per decostruire le presunte basi scientifiche del razzismo; Marco Aime usa un approccio antropologico per comprendere alcune nuove declinazioni, di carattere culturale, assunte da certi razzismi. Federico Faloppa compie un’analisi linguistica, utile a capire gli elementi discriminatori che mettiamo in atto, spesso inconsciamente, usando le parole in un certo modo; infine Clelia Bartoli usa lo sguardo socio-giuridico per comprendere come le insidie del razzismo si celino anche nelle istituzioni «democratiche».

Nessuno di noi crede che razzismo e xenofobia si possano debellare con qualche bella predica. Siamo però sicuri che ragionare sia indispensabile, specie quando niente di buono ci si può attendere dall’alternativa, che oggi è lo scatenarsi delle paure, razionali e irrazionali. E mettiamo a disposizione i nostri ragionamenti perché, da cittadini, vogliamo contribuire, nel nostro piccolo, col nostro granello di sabbia, a rendere meno ingiusto, meno violento, meno insensato questo difficile passaggio storico.

Leggi un estratto.

«Oggi si registra un sentimento diffuso di paura nei confronti dell’altro, ma credo che in gran parte questo sia dovuto a una campagna mediatico-politica che contribuisce ad alimentare un clima di tensione. Una sorta di marketing politico della paura»: su Lettera43 l’intervista di Melissa Aglietti a Marco Aime.

Marco Aime è stato ospite al programma di Rai Tre Pane quotidiano: