Melania MazzuccoVita

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Nel 1903 Vita e Diamante, nove anni lei, dodici lui, sbarcano a New York. Dalla miseria delle campagne del Mezzogiorno vengono catapultati in una metropoli moderna, caotica e ostile. Vita è ribelle, possessiva e indomabile, Diamante taciturno, orgoglioso e temerario. Li aspettano sopraffazione, violenza e tradimento. Ma anche occasioni di riscatto, la scoperta dell’amicizia e, soprattutto, l’amore. Che si rivelerà piú forte della distanza, della guerra, degli anni.

Questo fortunato romanzo, epico e favoloso, commovente e amaro, continua a incantare i lettori di tutto il mondo. Dando voce a un coro di personaggi perduti nella memoria, Melania Mazzucco tesse i fili di una narrazione che è insieme familiare e universale. La storia di tutti quelli che hanno sognato – e sognano – una vita migliore.

«Le parole, Diamante le mette nella valigia… Forse non hanno nessun valore, ma non ha importanza. Lascia a Vita tutto quello che ha trovato, tutto quello che ha perso. Le lascia il ragazzo che è stato e l’uomo che non sarà mai. Perfino il suo nome. Ma le parole – quelle le porta via con sé».

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Con Vita Melania Mazzucco ha vinto il Premio Strega (2003).

«Un romanzo pieno di compassione, ricco di personaggi indimenticabili. Da leggere fino all’ultima pagina» («Die Welt»).

«Una storia scritta con la grazia robusta di un dono misericordioso e spietato» (Giovanni Tesio, «La Stampa»).

«Picaresco e fantastico come un romanzo, Vita non è però solo un romanzo. I due ragazzini sono realmente esistiti, come sono esistiti la pensione e i molti personaggi che animano questa storia» («Corriere della Sera»).

«Una storia piena di storie» (Annalena Benini, «Il Foglio»).

«Il suo luogo del cuore Melania Mazzucco lo cerca da sempre. Con i suoi romanzi che costeggiano memorie e leggende, con la scrittura ricca e suggestiva, con la pervicacia di chi crede nel valore dei grandi progetti e con la leggerezza di chi sa volare»; l’intervista di Silvana Mazzocchi su «la Repubblica».