Francis Scott FitzgeraldIl grande Gatsby

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«Negli anni piú vulnerabili della giovinezza, mio padre mi diede un consiglio che non mi è mai piú uscito di mente. – Quando ti vien la voglia di criticare qualcuno, – mi disse, – ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu. Non disse altro, ma eravamo sempre stati insolitamente comunicativi nonostante il nostro riserbo, e capii che voleva dire molto piú di questo». 

Il romantico ed enigmatico Jay Gatsby organizza feste sontuose nella speranza di avvicinare la donna amata in gioventú, Daisy, che ha sposato un uomo ricco e rozzo. Ma un incidente automobilistico darà una tragica svolta al loro amore.

Una descrizione spietata e partecipe del mondo fastoso e frivolo degli anni Venti nelle pagine indimenticabili dello scrittore simbolo della «generazione perduta».

 

«Il primo passo avanti per la narrativa americana dai tempi di Henry James» (T. S. Eliot).

«Indiscutibilmente fra i capolavori della letteratura americana» (Matteo Nucci, «la Repubblica»).

«Il capolavoro di Fitzgerald. Il piú romantico e al tempo stesso antiromantico dei romanzi, in cui miracolosamente convivono semplicità e complessità» (Luca Briasco, «il manifesto»).

«Con Il grande Gatsby ci immergiamo nei folli anni del jazz e di dandy e signore dall’eleganza raffinatissima ed equivoca» (Elisabetta Pagani, «Il Secolo XIX»).

«Un romanzo dal fascino persistente» (Jay Mclnerney, «D – la Repubblica»).

«I libri di Francis Scott Fitzgerald sono patrimonio dell’umanità» (Claudia Spadone, «Marie Claire»).

«Il grande Gatsby è un romanzo che parla di amore, di ambizione e di successo e allo stesso tempo è un romanzo che parla di disillusione, di crudeltà e dei fine dei sogni giovanili. È il romanzo che fa entrare Fitzgerald nel pantheon della letteratura mondiale ma è anche quello che lo trasforma in un autore di insuccessi. È un romanzo amato dai critici, dagli scrittori e dai lettori di tutto il mondo», racconta Sara Antonelli a Rai Letteratura:

Il romanzo ha avuto vari adattamenti cinematografici, tra cui la versione del 1974 diretta da Francis Ford Coppola con Robert Redford e Mia Farrow e l’ultima, del 2013, con protagonista Leonardo di Caprio e premiata con due Oscar: