Joe R. LansdaleIn fondo alla palude

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Un assassino efferato e misterioso si aggira per le paludi del Texas orientale. Harry e la sua sorellina Tom credono si tratti del mostruoso Uomo Capra di cui raccontano le leggende. Ma scopriranno, in un’estate carica di pioggia, che la realtà è piú oscura di qualsiasi loro fantasia.

Harry ha undici anni e passa gran parte delle giornate, come tutti i ragazzini di quell’età, a pescare sulle rive del fiume Sabine e a scorrazzare per i boschi insieme all’amato cane Toby e la sorella Tom. Sono tempi duri, c’è la Depressione, ma a lui non serve molto altro per essere felice. La sua vita però cambia quando scopre il cadavere martoriato di una donna nera nelle acque della palude. Inizia cosí la grande avventura che lo porterà a varcare per sempre il confine che segna la fine di ogni infanzia, quel punto oltre il quale il mondo smette di essere abitato dai mostri e inizia a riempirsi dei fantasmi che tormentano le esistenze degli adulti.

Leggi un estratto.

In fondo alla palude ha vinto il Premio Edgar Award 2001.

Su «Il Messaggero» l’intervista di Riccardo De Palo.

«Leggendo In fondo alla palude, piú che allo Stephen King del sud, ho pensato a un John Fante con il fucile, che tra l’altro è nato non troppo a nord, in Colorado. C’è l’America del dopoguerra, la segregazione razziale, la povertà, la dignità, l’orrore dell’umano, la poesia nascosta nella quotidianità e soprattutto il ritmo coinvolgente della scrittura» (Fabio Nardelli, minimaetmoralia.it).

«Un libro sospeso nel tempo, come una fotografia dai colori sbiaditi e dai bordi dentellati in cui vediamo ritratto un passato che contiene ancora la voglia di immaginare, di sognare e l’innocenza di cedere alle superstizioni» (mangialibri.com).

L’autore racconta come è nato il romanzo: «Volevo metterci le leggende del Texas orientale, ma anche le esperienze vissute da me e dalla mia famiglia. Volevo l’opportunità di mischiare tutto insieme e arrivare a questo punto».