ApuleioLa favola di Amore e Psiche

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«Senza saperlo e per sua iniziativa, Psiche fu presa da amore per Amore. Cupida di Cupido, allora, ardendo di piú e di piú, riversa su di lui, ansimando per la passione, con frenesia lo cosparse di baci vasti e voluttuosi, con la sola paura che quel suo sonno non dovesse durare».

C’era una volta un re, con tre figlie bellissime. Una di loro, Psiche, era tanto bella da suscitare addirittura l’invidia di Venere. Per punirla, la dea chiese ad Amore, suo figlio, di farla innamorare dell’ultimo degli ultimi. Ma a innamorarsi di Psiche fu lo stesso Amore, che, dopo averla conquistata, la portò a vivere nel suo meraviglioso palazzo. A una condizione: che la loro unione si celebrasse sempre nelle tenebre. Finché una notte Psiche decise di sapere chi fosse davvero quel misterioso amante.

Un racconto senza tempo, una storia immortale di passione tra dèi e uomini.

 

Di Amore e Psiche parla Paola Mastrocola nel libro L’amore prima di noi.

Alla favola di Apuleio si è ispirato Antonio Canova per la realizzazione dell’omonimo gruppo scultoreo, oggi conservato al museo del Louvre:

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