Melania MazzuccoL’architettrice

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Nel maggio del 1624 un uomo accompagna la figlia sulla spiaggia di Santa Severa, dove si è arenata una creatura chimerica. Una balena. Esiste anche ciò che è al di là del nostro orizzonte, è questo che il padre insegna a Plautilla. Una visione che contribuirà a fare di quella bambina un’artista.

Giovanni Briccio è un genio plebeo, osteggiato dai letterati e ignorato dalla corte: materassaio, pittore di poca fama, musicista, popolare commediografo, attore e poeta. Bizzarro cane randagio in un’epoca in cui è necessario avere un padrone, Briccio educa la figlia alla pittura, e la lancia nel mondo dell’arte come fanciulla prodigio. Plautilla però, donna e di umili origini, fatica a emergere nell’ambiente degli artisti romani, dominato da Bernini e Pietro da Cortona. L’incontro con Elpidio Benedetti finirà per cambiarle la vita. Con la complicità di questo insolito compagno di viaggio, diventerà molto piú di ciò che il padre aveva osato immaginare.

Melania Mazzucco torna al romanzo storico, alla passione per l’arte e i suoi interpreti. Mentre racconta fasti, intrighi, violenze e miserie della Roma dei papi, e il fervore di un secolo insieme bigotto e libertino, ci regala il ritratto di una straordinaria donna del Seicento, abilissima a non far parlare di sé e a celare audacia e sogni per poter realizzare l’impresa in grado di riscattare una vita intera: la costruzione di una originale villa di delizie sul colle che domina Roma, disegnata, progettata ed eseguita da lei, Plautilla, la prima architettrice della storia moderna.

Leggi un estratto.

«Straordinaria è, da parte di Mazzucco, la ricostruzione di questo ambiente vivo e debordante, sollecitante e corrotto, sensuale e bacchettone, ilare e triste da morire, che è la Roma del pieno Seicento» (Alberto Asor Rosa su «la Repubblica»).

«Le vicende di una straordinaria donna, Plautilla, colei che disegnerà la propria villa da sola, su un colle che domina la capitale. Tutto intorno, e ai suoi piedi, il secolo dei contrasti morali, e la formidabile penna di una scrittrice che riesce a raccontare la storia dell’arte e la Storia trasformandole in storie e arte» (Valeria Parrella su «Grazia»).

«Il romanzo di Melania Mazzucco ce la restituisce viva, singolare e affascinante come dovette essere quella donna affetta da cataplessia, che vide il mare una sola volta, non uscí mai da Roma, ma arrivò a progettare per il re di Francia» (Alessandra Sarchi su «La Lettura»).

«Un romanzo straordinario» (Angelo Guglielmi, «La Stampa»).

«Con questo nuovo romanzo Melania Mazzucco ritorna all’amato e indagato mondo secentesco. E oltre a raccontare la storia vera di una pittrice romana del passato, firma una sorta di trattato saggistico sulla Roma barocca descritta con rara capacità» (Francesco Mannoni, «il Mattino»).

«Melania Mazzucco racconta la vicenda straordinaria di Plautilla, la prima donna architetto d’Europa» (Maria Grazia Ligato, «Io Donna»).

Nell’approfondimento pubblicato sul sito Einaudi tutti i documenti archivistici, i manoscritti e i libri a stampa consultati dall’autrice per la stesura del romanzo.

Melania Mazzucco racconta il romanzo su Rai Cultura: