In equilibrio tra nostalgia e speranza, Fabio Geda racconta con voce unica, commovente, una giornata che racchiude un’intera esistenza. Una storia che prima o poi ci attraversa, o ci sfiora, tutti.
Un uomo che ha trascorso quarant’anni costruendo ponti in giro per il mondo, ed è da poco rimasto vedovo, ha preparato con cura un pranzo di famiglia. È la prima volta. Ma una nipote ha un piccolo incidente e l’appuntamento salta. Preoccupato, con addosso un po’ di amarezza, l’uomo esce a fare una passeggiata. E conosce Elena e Gaston, madre e figlio, soli come lui. Si siederanno loro alla sua tavola, offrendogli la possibilità di essere padre, nonno, in modo nuovo. Trasformando una normale domenica di novembre nell’occasione per riflettere sulle imperfezioni dell’amore, sui rimpianti, sulla vita che resta.
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«Un libro delicatissimo, scritto con rara densità, senza virtuosismi esibiti o compiaciuti, con un controllo assoluto delle parole, con un’asciuttezza che smuove montagne emotive» (Angelo Carotenuto, «Robinson – la Repubblica»).
«Capitoli brevi, intensi, cesellati, che stuzzicano nel lettore ora la curiosità sul tempo presente del romanzo e sul destino dell’invito a pranzo tra estranei, ora una nostalgia lancinante di un passato che gronda felicità perduta ma anche errori irrimediabili» (Ida Bozzi, «La Lettura – Corriere della Sera»).
«Fabio Geda ha il coraggio raro di non cedere alla lusinga di descrivere ciò che è piú emozionante intuire, mentre restituisce a ogni padre e a ogni madre l’uomo e la donna che sono stati. E a tutti quelli che a dispetto degli anni non hanno smesso di sentirsi figli e voler essere accuditi, la possibilità di riconoscersi e regalarsi il tempo» (Elena Masuelli, «ttL – La Stampa»).
«La scrittura di Geda, in un solo paragrafo, riesce a darci tanto quanto un intero corso di scrittura creativa. Facendo quel che dovrebbe fare sempre la scrittura, ossia: trattenere un istante e riempirlo di significato» (Marco Archetti, «Il Foglio»).
La copertina del romanzo è stata realizzata da Gipi.