Giorgio SciannaCose piú grandi di noi

14+

Il nuovo romanzo di un autore che racconta l’adolescenza come l’età piú rivoluzionaria della vita. Dopo il successo di La regola dei pesci, Giorgio Scianna ha trovato una chiave intima e profonda per raccontare il terrorismo ai lettori di oggi.

A Milano si respira un’aria feroce. Le Brigate Rosse stanno perdendo la loro battaglia contro lo Stato, e proprio per questo il cono d’ombra della violenza può raggiungere chiunque. Lo sa bene Marghe, che a diciotto anni esce dal carcere e trova suo padre ad aspettarla. Come una bambina ubbidiente ha seguito il consiglio dell’avvocato, dissociandosi dal gruppo armato in cui si è trovata coinvolta quasi per caso. Ma la scarcerazione non è una liberazione: pur di uscire ha tradito tutti – compreso il suo Pietro, di cui ha perso le tracce – e ora non sa piú chi è. E cosí, agli arresti domiciliari, scruta la casa di fronte, dove l’altra metà della sua famiglia continua a vivere.

Un romanzo rivolto a chi si avventura nell’impresa terribile e bellissima di trovare il proprio posto nel mondo. O a chi pensa di averlo già trovato.

Leggi un estratto.

«Mi interessava esplorare come fosse diventare adulti, ma anche essere cittadini, in un mondo di ideologie cosí estreme e con lacerazioni cosí forti. Credo che fare i conti con quegli anni serva anche a noi oggi» (Giorgio Scianna).

«Dopo poche pagine ero catturato da personaggi e trama, e sapevo di essere nelle mani di un maestro nel raccontare storie» (Joe R. Lansdale).

Luciana Littizzetto su Instagram: «C’è tanta bellezza in queste pagine. La confusione dei figli e lo spaesamento dei padri con un unico sottofondo: l’amore, che per fortuna ciascuno declina a modo suo».

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«L’abilità di Scianna è quella di riuscire a raccontare un clima tagliente come quello degli Anni di Piombo attraverso una vicenda personale e fragile, che permette di vedere le cose piú da vicino, rendendole allo stesso tempo concrete e quindi piú comprensibili» (Matteo B. Bianchi su storielibere.fm).

«Una scrittura insieme ferma e delicata. Di grande equilibrio e senza cedimenti sentimentali» (Ermanno Paccagnini, «la Lettura – Corriere della Sera»).

«Giorgio Scianna ha un’abilità straordinaria nel raccontare i tumulti dell’adolescenza con tutte le sue contraddizioni» (Manuela Marziani, «Il Giorno»).

«È un piacere leggere questo libro perché è scritto bene e perché è un libro sul dopo: dopo gli anni 70, dopo il carcere, dopo gli errori dell’immaturità» (Francesco Rigatelli, ospite a «Mille e un libro», Rai 1).

Al Salone del libro di Torino 2019 i ragazzi del Bookstock Village hanno intervistato l’autore:

Giorgio Scianna racconta il romanzo su Ibs.it

e al programma di Radio 3, Fahrenheit:

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La playlist di Spotify con le musiche che accompagnano Marghe e gli altri personaggi.