Margherita OggeroCosí parlò il nano da giardino

11+

Una favola per tutti, ironica e giocosa – in versione illustrata –, dove una scalcagnata comitiva di spaventapasseri, nani, bambini e gerbilli cerca disperatamente un’isola felice.

«I nani da giardino (caso mai qualcuno non lo ricordasse) sono molto sensibili. I nani da giardino, anche se non sembra, sono creature delicate».

I gerbilli sono deliziosi animali che vivono nel Gerbido Vecchio. O almeno cosí è fino a quando i signori Luposki decidono di costruire una pensione di lusso per cani nel terreno davanti a casa. Che fare allora? Capitanati dall’impavida Golietta, chiedono consiglio al nano Gongolo: per i gerbilli è giunta l’ora di migrare, onde evitare morsicotti e altri fastidiosi dispetti.

Inizia cosí per i piccoli roditori la lunga marcia, epica e sgangherata verso il Gerbido Nuovo, la Terra promessa tanto decantata dal malinconico nano. La diffidenza si vince con un gioco di parole, un agguato si fronteggia grazie alle «furbate» lette nei libri, e alla fine del viaggio tocca affrontare anche uno spaventapasseri depresso, costruito e poi abbandonato da un ragazzino un po’ speciale.

La curiosità dei gerbilli per tutto ciò che li circonda è forte, specialmente quando le parole prendono vita e si attorcigliano alla realtà creando un mondo giocoso, sempre in bilico tra ciò che è bene sapere e ciò che è bello immaginare. Perché «le parole sono giocattoli con cui ci si può sbizzarrire in tanti modi. Senza strapazzarle troppo, però».

Alcune delle illustrazioni di Guido Pigni: