Massimo ZamboniNessuna voce dentro

16+

«La vita pare troppo lunga per accontentarsi».

Reggio Emilia, estate 1981. Un giovane è sul ciglio della strada con il pollice alzato. Un camionista desideroso di condividere la propria solitudine lo fa salire: direzione Berlino Ovest. È la storia di Massimo Zamboni, che, come ogni ragazzo di ogni epoca, ha addosso una fame inappagata di vita, e la provincia non basta piú.

Parte senz’altra ragione che la voglia di andare, e Berlino sembra essere la città dei giovani, della musica, della voglia di futuro. Ma è anche la città del Muro, che entra in scena sommessamente, quasi soffocato dalla vitalità dell’esperienza cittadina, per poi impadronirsi dello spazio e del senso rivelandosi autentico coprotagonista del racconto. Massimo di giorno serve ai tavoli di un tipico ristorante italiano, la notte si trascina solitario tra le macerie della città verso i locali piú underground; ci racconta cosa vuol dire vivere in una casa occupata e lavorare in nero per due lire.

E proprio quando sembra tempo di ripartire, avviene un inspiegabile e imprevedibile riconoscimento. Due ragazzi di Reggio Emilia, amici in comune e stesse militanze alle spalle, si incontrano a Berlino per la prima volta: «Massimo», «Piacere, Giovanni». E da quell’incontro deflagrante nascerà poi uno dei gruppi ancora oggi piú amati del panorama musicale italiano, CCCP Fedeli alla linea.

Leggi un estratto.

«Un flusso di coscienza in cui si entra poco a poco, che non sfocia mai nel sentimentalismo del rimpianto ma capace di tirare le somme» («il manifesto»).

«L’eccellente rappresentazione di un’intera generazione che in quegli anni confluì da tutte le parti d’Europa» (poetarumsilva.com).

«Una scrittura elettrica e sempre pronta a cogliere il lato ironico delle vicissitudini che può vivere un emiliano a Berlino» (rocknread.it).

Il booktrailer:

Dal libro è stato tratto uno spettacolo musicale realizzato insieme ad Angela Baraldi e Cristiano Roversi. L’anteprima nazionale si è tenuta presso il teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno (BO):

L’intervista a Tgcom24: