Vera GhenoGrammamanti

14+

Le parole sono centrali nelle nostre vite e dischiudono infinite opportunità. Per questo dovremmo instaurare con loro una vera e propria relazione amorosa, sana, libera, matura. Perché le parole ci permettono di vivere meglio e ci danno la possibilità di cambiare il mondo.

Chi può definirsi grammamante? Chi ama la lingua in modo non violento, la studia e cosí comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Essere grammarnazi significa difendere la lingua chiudendosi dentro a una fortezza di certezze tanto monolitiche quanto quasi sempre esili; chi decide di abbracciare la filosofia grammamante, invece, non ha paura di abbandonare il linguapiattismo, ossia la convinzione che le parole che usiamo siano sacre, immobili e immutabili. Perché per fortuna, malgrado la volontà violenta di chi le vorrebbe sempre uguali a loro stesse, le parole cambiano: alcune si modificano, altre muoiono, ma altre ancora, nel contempo, nascono. E tutto questo dipende da noi parlanti: non c’è nessuna Accademia che possa davvero prescrivere gli usi che possiamo farne; siamo noi a deciderlo e permettere il cambiamento. È tempo di smettere di essere grammarnazi e tornare ad amare la nostra lingua, apprezzandola per quello che davvero è: uno strumento potentissimo per conoscere sé stessi e costruire la società migliore che vorremmo.

Leggi un estratto.

«Grammamanti è un breve e appassionato saggio sulla bellezza e sulla “potente libertà” della lingua, in moltissimi casi ritenuta immutabile» (Loredana Lipperini su «La Stampa»).

«Un libro in cui si parla delle parole come strumenti attraverso cui agire nel mondo, e che possono sempre essere fonte di meraviglia» (Maura Gancitano su «Vanity Fair»).

Amare richiede fatica: nessuna relazione prospera se non ci si impegna a farla funzionare. Cosí, anche quella con le nostre parole deve essere curata. È una fatica che viene ripagata, perché grammamare ci fa vivere meglio. Per me, la salute passa anche dalle parole: salus per verba, per usare il latino.