Archivio Mensile: giugno 2019
Marcello Fois Quasi Grazia
Liceo scientifico Baldessano-Roccati, Carmagnola (TO)
Classe: V D
Docente: Cristina Gallina
La donna che si fece continentale. E poi mondiale
Nuoro, è ora di partire. Stoccolma, si prepara a ricevere la piú grande onorificenza della sua vita e del mondo. Roma, in una saletta medica le viene data la brutta notizia.
Questi sono i tre momenti fondamentali della vita di Grazia Deledda, autrice italiana e Nobel per la letteratura del secolo scorso, raccontati sotto forma di operetta teatrale da Marcello Fois in Quasi Grazia.
Mick Kitson Sal
Sal ha pensato a tutto. Il coltello da caccia e gli scarponcini li ha comprati su Amazon con le carte di credito rubate. Ha preparato il kit del pronto soccorso, studiato le mappe delle foreste scozzesi e passato ore a guardare corsi di sopravvivenza su YouTube. Adesso è pronta.
Sal ha tredici anni, sua sorella Pepa solo dieci: due bambine che del mondo sanno già troppo. La mattina in cui scappano di casa si lasciano alle spalle una madre alcolizzata, un patrigno violento e un omicidio.
Nadia Terranova Addio fantasmi
Liceo Nomentano, Roma
Classi: IV I e III M
Docente: Silvia Vitucci
Cara Ida,
vorrei iniziare scusandomi per l’intrusione… Probabilmente non ho alcun diritto di disturbarti, dato che non faccio parte della tua vita e tu non sai neanche chi sono. La persona che scrive però ti conosce a fondo, talmente a fondo che ne rimarresti sorpresa. Non ti serve sapere perché, né come. Sappi solamente che ho vissuto con te questi ultimi giorni, e attraverso la tua memoria, buona parte della tua vita. Questo, forse, se non me ne dà il diritto, di sicuro mi fornisce gli elementi necessari per valutare le tue scelte. Se non vuoi ascoltarmi, va bene. Ti conosco abbastanza da sapere che non lo farai in ogni caso, come non lo hai mai fatto con tutti gli altri.
Agus Morales Non siamo rifugiati
Ulet è somalo e ha quindici anni. Quando viene soccorso in mare ha con sé soltanto una canottiera gialla e i segni della violenza dei centri di detenzione libici. È fuggito dall’inferno eppure non riuscirà ad approdare sulle coste italiane: il suo ultimo atto di libertà, prima di perdere conoscenza per sempre, sarà guardare il mar Mediterraneo.
«Volevo scrivere un libro su persone che – come Ulet – fuggono dalla guerra, dalla persecuzione politica e dalla tortura, e che alcuni in Occidente vogliono trasformare nel nemico del ventunesimo secolo».
Fortunato Cerlino Se vuoi vivere felice
Erminia D’Auria (Cava de’ Tirreni)
Nel suo romanzo d’esordio, Se vuoi vivere felice, Fortunato Cerlino racconta la sua esperienza di bambino che è riuscito a diventare «imprenditore dei suoi sogni», capovolgendo lo stereotipo di un destino fin troppo scontato, che vuole che Pianura, periferia napoletana in cui i bambini bruciano troppo presto la loro infanzia, sia un luogo dove «chi è nato tondo nun può murí quadrato». «Io da grande non farò il contadino… farò l’astronauta». Fortunato bambino, ‘o strologo, come lo chiama il padre, sogna di fare «prima di tutto il cantante, poi l’astronauta, l’attore, lo scrittore», per non tornare a casa «con tutti quei sassi che abbiamo sul tetto e sul cuore».
Federico Pace Scintille
«C’è sempre qualcuno a cui ci avviciniamo, che ci tocca, ci illumina, ci piega e ci risolve. Che definisce e segna il nostro destino».
Quanto misteriosi e profondi sono i fili che tengono insieme le famiglie? È un sortilegio a unire le persone che si amano? Da dove nasce la tensione che dura tutta una vita tra madre e figlia? Perché un fratello e una sorella diventano piú forti tenendosi stretti l’uno all’altra come due naufraghi in un diluvio? Come spiegare la compassione che affiora dalla rivalità? Cosa accade quando si scopre che il grande amore può trasformarsi in un’inaspettata amicizia?
Virginia Woolf Le onde
Ester Armanino, scrittrice
Cavalcare «Le onde»
La prima volta che ho letto Le onde avrò avuto sedici anni. Piú che una lettura fondamentale per la mia formazione, considero questo libro un incontro eccezionale tra me e ciò che da quel momento in poi ho visualizzato come una Sorgente, ovvero il luogo da cui proviene molto di ciò che sono.
Jean-Baptiste Andrea Mia regina
Un’ode alla libertà, all’immaginazione, alla diversità. Un romanzo iniziatico tenero e folgorante.
Provenza. Estate del 1965. A Shell piace servire i clienti nella malandata stazione di servizio dei suoi, anche se i viaggiatori che si fermano sono pochi. Da quando ha smesso di andare a scuola non ha molto altro da fare e bambini nei dintorni non ce ne sono. Ma un giorno, dopo che ha quasi appiccato il fuoco alla pompa di benzina, i suoi genitori discutono di metterlo in un istituto per ragazzini come lui. E a Shell non resta che scappare.