Paolo MiloneAstenersi principianti

Liceo Brocchi, Bassano del Grappa (VI)
Classe: IV B
Docente: Rachele Bombieri

Paolo Milone torna in libreria con un romanzo intenso, poetico, luminoso. Dopo il grande successo di L’arte di legare le persone, l’ex psichiatra genovese decide di addentrarsi nel lato piú oscuro e sconosciuto delle nostre esistenze, la morte, provando a fare luce su un tema cosí delicato, restituendoci un’immagine inedita di quel momento che segna la fine della nostra vita. La morte invisibile, la morte intangibile, la morte a noi all’apparenza straniera, fintanto che continuiamo ad esistere, ma in realtà insita in ognuno di noi, pronta a saltare fuori in ogni istante, sorprendendoci e invitandoci a seguirla, in un lungo viaggio senza meta.

Milone supera la difficoltà di una narrazione frammentata senza snaturarsi, bensí mantenendo quel suo stile che ha affascinato i lettori, in cui il confine tra prosa e poesia diviene quanto mai labile. Il risultato è un romanzo che alterna racconti di poche righe a brevi poesie, in un susseguirsi di immagini che sono la metafora del messaggio che l’autore intende dare ai propri lettori. Ed è proprio tra queste pagine che troviamo la morte in una veste inedita, quella di una donna munita di mantello che si aggira tra di noi, pronta a sorprenderci all’improvviso o pronta a salvarci, quando la fine ci appare come una liberazione. Una presenza temuta, invisibile, ma sempre presente, come a ricordarci che “noi moriamo, ma lei no”.

Paolo Milone torna dunque a parlarci di ciò su cui troppo spesso preferiamo il silenzio. E lo fa avvicinando a noi quel momento che cerchiamo per tutta la vita di allontanare, finendo per perdere di vista il presente, volutamente ignoranti del nostro destino e in fondo troppo impegnati a prepararci per quel fatidico istante.

Marcello