Giorgio SciannaCose piú grandi di noi

IIS Boscardin, Vicenza
Classe: III BLA

Cose piú grandi di noi è l’ultimo romanzo scritto da Giorgio Scianna, nato a Pavia nel 1964. L’autore ci propone uno spaccato della vita di una famiglia alla fine degli Anni di Piombo a Milano. La giovane Marghe, terrorista pentita agli arresti domiciliari, ha venduto i suoi ideali e i suoi compagni, compreso il ragazzo che amava, per uno sconto della pena e ora, dalla finestra del suo trilocale che condivide con il padre, osserva l’altra parte della famiglia che continua la vita di tutti i giorni nell’appartamento dall’altro lato della strada.

Nonostante la mezza libertà guadagnata, si sente piú afflitta, confusa e abbattuta di prima: sentimenti come la delusione e il pentimento delle azioni commesse prendono il sopravvento sfociando in un conflitto interiore, che le impedisce di comunicare con l’esterno e quindi si sfoga ascoltando musica rock a tutto volume. E come se non bastasse, il rapporto con la fredda madre sembra incrinarsi sempre di piú. Fortunatamente ci sono ancora suo padre che, nonostante tutto le sta accanto e cerca di confortarla, e Martino, il fratello stravagante con cui comunica dall’altra parte della strada con un vecchio walkie-talkie, mantenendo un legame con la famiglia, ormai spezzata in due.

Questo drammatico scenario è però raccontato in chiave molto semplice e fluida, senza appesantire la trama o annoiare il lettore. Il libro affronta con delicatezza temi importanti come il terribile periodo delle Brigate Rosse e del terrorismo in Italia, argomento poco trattato tra i giovani e a scuola, nonostante sia una realtà molto vicina a noi, che ci riguarda.

Un altro tema è quello della difficoltà di diventare adulti e compiere delle scelte: la vicenda di Marghe è infatti la rappresentazione di un’intera generazione, delle sue scelte, dei suoi errori, della sua sfrenata volontà di cambiare il mondo. Infatti, come dice saggiamente Scianna: «Se oggi siamo cosí lo dobbiamo molto a quegli anni e alle nostre scelte».

Silvia

Articolo uscito anche su vicenzachelegge.org