Nadia TerranovaGli anni al contrario

Liceo delle scienze umane Albertina Sanvitale (Parma)
Classe: V H
Docente: Carmelina Pullara

Il romanzo di Nadia Terranova Gli anni al contrario è l’esempio lampante di come si possa scrivere una storia profonda e riflessiva con poco meno di centocinquanta pagine. Al giorno d’oggi la letteratura straniera, specialmente quella americana, è sempre piú diffusa e i libri di scrittori italiani contemporanei non rappresentano la prima scelta di lettura sui nostri scaffali. Io credo, invece, che sia doveroso incitare giovani e adulti a leggere un libro come questo.

I romanzi fantasy sono unici nel loro genere, ci aiutano a creare un mondo tutto nostro e a conoscere creature immaginarie, ma i libri che raccontano di vite come le nostre, di genitori comuni, di scelte e di ideali, sono altrettanto importanti. Durante la lettura de Gli anni al contrario è impossibile non identificarsi almeno una volta con Aurora, Giovanni o Mara, i tre grandi protagonisti del romanzo. Le loro vite assomigliano, seppur con le dovute differenze, alle nostre. Anche noi, come loro, abbiamo fatto e continueremo a fare scelte durante la nostra vita e, piccole o grandi che siano, avranno delle conseguenze su di noi e sulle persone che ci circondano.

La Scelta con la «S» maiuscola è una delle tematiche principali del libro. Fare delle scelte significa mettersi in gioco e, soprattutto, avere dei veri ideali in cui credere e per cui combattere. Quello che, tuttavia, permette di fare di questo racconto una miscela esplosiva è la fusione della scelta con la storia, quella vera e vissuta dalla gente comune, come me. Il romanzo in questione è ambientato negli anni Settanta, noti a molti come i cosiddetti «anni di piombo», nei quali si sono consumate stragi storiche come quelle di piazza Fontana, del treno Italicus e di piazza della Loggia. Un periodo difficile e molto complesso per la storia del nostro paese, che l’autrice ha utilizzato magistralmente come mosaico sul quale costruire le vicende dei personaggi principali. Sicuramente la politica ha avuto un peso preponderante nella vita di Aurora e Giovanni, la cui storia d’amore sarà tutt’altro che spensierata.

Un libro travolgente, appassionante, che porta noi giovani lettori a riflettere su quanta importanza abbia la politica nella nostra vita quotidiana e, dall’altro lato, sollecita le generazioni piú anziane a riflettere su cosa sia cambiato rispetto al passato e che cosa significasse davvero vivere in quegli anni. In questo libro non c’è il classico lieto fine ma la forza della vita cosí come noi la conosciamo: in ogni pagina, dalla prima all’ultima, traspare un profondo realismo che si incarna nelle nostre esperienze quotidiane e nelle nostre storie individuali, anche a distanza di quarant’anni.

Viola