«Un romanzo meraviglioso, il migliore che Ishiguro abbia scritto dai tempi del sublime Quel che resta del giorno» («The Washington Post»).
Qualcosa di misterioso aleggia sul collegio immerso nella campagna inglese di Hailsham dove vivono – fin dalla piú tenera età – Kathy, Tommy e Ruth. Non hanno genitori, ma non sono neanche orfani, e vengono allevati insieme ai compagni da un gruppo di tutori, che li educano all’arte e alla letteratura.
La loro vita trascorre come quella di ogni adolescente, tra storie d’amore e grandi amicizie. Eppure, gli adulti si comportano in modo molto strano, hanno reazioni eccessive, sono sfuggenti, tanto piú quando i bambini fanno domande sul proprio futuro. Cosa c’è di segreto che Miss Emily non può confidare agli allievi? Perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono cosí importanti? Ma soprattutto cosa significano le parole «donatore» e «assistente»?
Una grande storia di legami e di crescita, di scoperta di una vita voluta e programmata da un’autorità nascosta per un preciso obiettivo, di separazioni violente, di ritorni e d’amore. Un romanzo politico e visionario, in cui viene messa in scena un’utopia a rovescio che non vorremmo mai vedere realizzata.
«E allora chiusi gli occhi e immaginai che quello fosse il punto dove tutto ciò che avevo perduto dagli anni dell’infanzia era stato gettato a riva».
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Kazuo Ishiguro è il vincitore del Premio Nobel per la Letteratura 2017.
«Non lasciarmi affronta i grandi temi della letteratura: l’innocenza, la morte, la colpa». (Cristina Taglietti, «Corriere della Sera»).
«Una riflessione sulla natura umana declinata attraverso la fantascienza» (Giulia Blasi, «il Tascabile»).
Non lasciarmi nel 2005 ha vinto il Premio Alex ed è stato inserito da «Time Magazine» nella lista dei 100 migliori romanzi in lingua inglese pubblicati dal 1923 al 2005.
Dal romanzo il regista Mark Romanek ha tratto l’omonimo film (2010):