Giorgio SciannaQualcosa c’inventeremo

14+

Cosa c’è di meglio per due ragazzini di undici e diciassette anni del vivere senza adulti tra i piedi? In questo caso, però, il desiderio non c’entra: Mirko e Tommaso sono da poco rimasti orfani di entrambi i genitori, deceduti a seguito di un tragico incidente d’auto. Il tribunale dei minori li affida allo zio Eugenio, il quale vorrebbe che i ragazzi lasciassero la loro casa di Milano per trasferirsi da lui, a Pavia. Ma niente da fare, di lasciare la casa, gli amici e la scuola i ragazzi non ne vogliono proprio sapere. Allora decidono che l’unica soluzione per tenere a bada lo zio è dimostrargli di essere responsabili: prendono ottimi voti a scuola, mangiano le verdure, vanno a letto presto e consegnano tutti gli scontrini. La «situazione» come la chiamano gli adulti – la professoressa Mavaldi, zio Eugenio e zia Marge, persino quello spostato dello zio Gil – precipita quando Mirko decide di dire una bugia: infatuato di Greta, vuole andare a Madrid con lei per vedere la finale di Champions League. Ma per trovare i soldi che lo zio non gli anticipa, Mirko si mette in un guaio che rischierà di travolgere tutti.

Con uno stile narrativo fluente e una scrittura semplice, Giorgio Scianna racconta la complessità del mondo adolescenziale e insieme il disagio e la voglia di andare avanti e di farcela da soli quando la vita non si mostra tanto generosa.

«Nella loro casa non c’erano regole, c’erano le abitudini: come quella dei salmoni di risalire i fiumi. Mica gliel’aveva detto qualcuno ai salmoni che se volevano sopravvivere dovevano nuotare contro corrente».

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Ecco alcuni dei commenti comparsi in rete e sui giornali:

«Finalmente uno scrittore torna a dar voce ai ragazzi. E li fa coraggiosi, sensibili, determinati, intelligenti, innamorati del loro futuro che è tutto ciò che hanno, e che gli adulti non hanno più» (Valeria Parrella).

«Un racconto di formazione intelligente dove Scianna scandaglia il cuore e la testa dei ragazzi con acutezza e modernità. Da leggere tutto in un fiato» (Luciana Litizzetto).

«Giorgio Scianna conferma talento e occhio sensibile per il difficile mondo dell’adolescenza» («La Repubblica»).

«Una sensibilità immensa che affronta il tema dell’adolescenza con un pudore e una giustezza inediti» («L’Express»).

«Giorgio Scianna scruta il mondo degli adolescenti di oggi con un’acutezza sorprendente» («Le Monde»).

Scianna ha presentato il libro alla manifestazione «Libritudine» di Lissone.

Qualcosa c’inventeremo è un consiglio di classe.