Gaia Rayneri Pulce non c’è
«Pulce qualche volta piange, ma non sa dire che è triste; anzi, a volte sembra che non sappia nemmeno piangere, perché lo fa in un modo che non le scendono le lacrime, ma le piange solo la faccia. È difficile da spiegare, comunque non è molto importante, perché Pulce piange poco».
Pulce ha nove anni, beve solo tamarindo, ascolta Bach, fa sculture con il pecorino e va pazza per le persone arrabbiate. È una bambina allegra, a cui piace infilarsi negli abbracci degli sconosciuti, stritolarti piú forte che può. Ma non parla, perché è autistica. E quando un giorno, come tutti i giorni, mamma Anita va a prenderla a scuola, Pulce non c’è.