Stefania Bellitti, libraia
A volte non basta leggere la quarta di copertina di un libro. Per sceglierlo, a volte occorre parlarne con qualcuno.
Parliamo del bel romanzo di Ester Armanino, Storia naturale di una famiglia.
Parliamo di Bianca, un’adolescente curiosa, attenta ai particolari, meticolosa nelle sue descrizioni. La sua è una storia di cambiamenti, alcuni naturali, altri meno. Con i suoi occhi e le sue parole seguiamo quell’esistenza, in fotogrammi puntuali. La madre, il padre, il fratello, i cambiamenti in una sequenza di movimenti, necessari per liberarsi dal bozzolo, e trasformarsi in altro, spiegare le ali.
«Crescere è abbandonare», è un modo di dire che potrebbe valere per la storia naturale di ogni adolescente. Un percorso obbligato. Bianca ci prende per mano, con lei ripercorriamo quei passi, via via sempre meno incerti. E l’arte di scrivere di Armanino ci consente di percepire quelle sottili mutazioni, quei movimenti di emozione, le chiusure, e la luce in fondo.
Per tutto questo Storia naturale di una famiglia è un libro da leggere, da consigliare ai giovani adulti, e non solo.
Credetemi, non si può restare impassibili.