Chimamanda Ngozi AdichieDovremmo essere tutti femministi

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Un manifesto semplice e potente. Una nuova edizione, illustrata magistralmente da Bianca Bagnarelli, pensata per diffondere il messaggio femminista tra le generazioni piú giovani. Perché se è arrivato il momento di progettare un mondo diverso, piú giusto, un mondo di uomini e donne piú fedeli a se stessi, ecco da dove cominciare: dobbiamo cambiare quello che insegniamo alle nostre figlie. E dobbiamo cambiare anche quello che insegniamo ai nostri figli.

I maschi e le femmine sono indiscutibilmente diversi sul piano biologico, ma la socializzazione accentua le differenze. Prendiamo l’esempio della cucina. In generale, è piú probabile che siano le donne a sbrigare le faccende di casa: cucinare e pulire. Ma qual è il motivo? È perché le donne nascono con il gene della cucina o perché sono state educate a credere che cucinare sia un loro compito?

Il problema del genere è che prescrive come dovremmo essere, invece di riconoscere come siamo. Passiamo troppo tempo a insegnare alle ragazze a preoccuparsi di cosa pensano i ragazzi, a essere ambiziose ma non troppo, a puntare al successo ma non troppo, altrimenti saranno una minaccia per gli uomini. Allo stesso tempo facciamo un grave torto ai maschi educandoli ad aver paura della debolezza, della vulnerabilità. Spingendoli a credere di dover essere dei duri, li rendiamo fragili. In questo modo il genere ci inchioda a dei ruoli prefissati che spesso non ci rispecchiano. E se ci concentrassimo sulle capacità e sugli interessi invece che sul genere? Quanto saremmo piú felici, quanto ci sentiremmo piú liberi di essere chi siamo veramente?

 

L’illustratrice Bianca Bagnarelli ha raccontato su «Sette»: «Volevo che non fossero solo una bella confezione, ma qualcosa in piú […] Illustrare un libro significa trasporre in immagini quello che si prova leggendolo, ma sempre traducendo le proprie sensazioni in un linguaggio universale. Solo cosí il lettore, e intendo qualunque lettore, può trovare una connessione con le illustrazioni».

«Adichie affronta uno per uno i nodi che hanno a che fare con il genere – dall’uguaglianza nella coppia all’educazione delle nuove generazioni, senza trascurare il delicato e scivoloso intreccio tra cultura, biologia e stereotipi – ma lo fa in modo scorrevole. Non rinuncia a nulla, ma non usa neanche una parola di troppo» (Chiara Severgnini, «Sette – Corriere della Sera»).

«Un piccolo grande capolavoro» (Filippo La Porta, «Left»).

La conferenza TEDx di straordinario successo da cui ha avuto origine l’idea del libro:

La cantante Beyoncé è stata talmente colpita dal discorso della scrittrice che ha deciso di inserirne una parte all’interno del brano Flawless:

In Svezia, nel 2015, il libro è stato regalato a tutti i sedicenni: «un regalo per noi e per le generazioni future», ha detto Clara Berglund, presidente della Swedish women’s lobby.