Un padre, un figlio e un rapporto difficile. E all’improvviso, l’incontro che li cambierà per sempre.
Antonio ha diciassette anni e soffre di una particolare forma di epilessia che lo fa sentire emarginato dai compagni, diverso, invalido. Eppure, seguendo la terapia di un famoso luminare che opera a Marsiglia, le sue condizioni sembrano migliorare. C’è solo un’ultima prova per debellare ufficialmente la malattia: vincere il sonno per due notti intere.
Ed è in queste due notti, accompagnato da quel padre sempre distratto e assente, che il ragazzo e l’uomo si conoscono davvero, per la prima volta. Una corsa turbinosa contro il sonno, a tratti allucinata a tratti allegra, in una Marsiglia di luci e ombre, fra quartieri malfamati, spettacolari paesaggi di mare, luoghi nascosti popolati da creature notturne.
Un commovente romanzo di formazione, un racconto indimenticabile sulla difficoltà di essere padri e figli, sulle illusioni, sul passare del tempo, dell’amore, del talento.
«E mi sembrava di scoprire qualcosa che in realtà era sempre stato lí».
Leggi un estratto.
«Gianrico Carofiglio è lo stratega delle parole» (Stefania Rossotti, «Grazia»).
«Le tre del mattino è un romanzo che sfiora la perfezione: non c’è una parola da aggiungere, una parola da levare» (Antonio D’Orrico, «la Lettura – Corriere della Sera»).
«La cronaca di un itinerario di formazione che sa essere lucida e toccante […] nei riflessi di una semplice e bellissima asciuttezza» (Leonetta Bentivoglio, «la Repubblica»).
«Un romanzo di scoperte, di formazione, di rimpianti. Una lunga riflessione sul passare del tempo e sull’amore tra un padre e un figlio» (Antonio Prestifilippo, «Il Mattino»).
Cristina Parodi su Instagram ha scritto: «Un bel libro, scritto benissimo, su quanto sia difficile il ruolo di genitore e di figlio».
Carofiglio legge e racconta il romanzo:
L’autore ne parla con Massimo Gramellini a Le parole della settimana
Al romanzo è dedicata una pagina Facebook:
Del romanzo si è parlato anche a Radio Kiss Kiss.