Cosa scatta nella mente di migliaia di giovani che decidono di affiliarsi allo Stato Islamico, aderendo alla lotta armata e rinunciando alla vita?
L’Isis definisce un fenomeno ma anche un’organizzazione. Ne abbiamo appreso gli slogan, le conseguenze, di rado le cause geopolitiche, ma mai le ragioni profonde. In questo libro Luigi Zoja ci spiega i perché attraverso una teoria dell’inconscio che ha approfondito, piú di altre, il rapporto tra la società e le scelte individuali: la psicologia analitica di Carl Gustav Jung.
Autorità internazionale nel campo della psicoanalisi junghiana, l’autore ci porta a comprendere i motivi profondi che sono alla radice della violenza islamista. E lo fa dialogando con Omar Bellicini, redattore italo-algerino con un’esperienza di vita divisa tra le due sponde del Mediterraneo.
«Comprendere non è giustificare. Fa piú rima con riflettere che con il verbo accettare. Bisogna capire cosa abbiamo di fronte».
E se da una parte imperversa questa forma di nevrosi individuale e collettiva che è la follia jihadista, dall’altra c’è la paranoia di massa dell’uomo occidentale, che alimenta il razzismo e fa risorgere «movimenti quasi fascisti». Un testo illuminante, che ci aiuta a comprendere e ad affrontare le paure del nostro tempo.
Leggi un estratto.
«Un libro necessario e importante» (Marco Filoni, «il Venerdí»).
«Un libro che va oltre gli slogan, le azioni, gli effetti dell’Isis. E guarda ai piú intimi perché» (Sabina Minardi, «l’Espresso»).
Il libro raccontato da Corrado Augias su «Repubblica Tv»
Luigi Zoja e Omar Bellicini presentano il libro al Festival della criminologia di Torino: