Louisa May AlcottI quattro libri delle Piccole donne

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Piccole donnePiccole donne cresconoPiccoli uominiI ragazzi di Jo: la storia di una famiglia sullo sfondo dell’America scossa dalla guerra di Secessione.

Le quattro sorelle March – la giudiziosa Meg, l’impertinente Jo, la dolce Beth, la vanitosa Amy – si preparano alla vita vivendo sogni e speranze dell’adolescenza. Le piccole donne crescono e gli svaghi infantili vengono via via sostituiti dai legami del cuore e dai primi dolori che il destino riserva loro.

È a questo punto che la storia di Jo balza in primo piano. Impulsiva, irrequieta e geniale, la secondogenita incarna lo spirito progressista della Alcott educatrice: fonda la casa-scuola di Plumfield, aperta a studenti di età ed estrazione sociale diversa, protesa a un’educazione che stimoli la libertà, l’amore per la natura, la solidarietà, e dove i giovani ospiti diventano «piccoli uomini». Ormai adulti, i ragazzi di Jo ritorneranno dalle strade del mondo su cui si erano dispersi alla loro mai dimenticata scuola di vita.

Leggi un estratto.

– Natale non sarà Natale senza regali, – brontolò Jo, stesa sul tappeto.
– Brutto guaio essere poveri, – commentò con un sospiro Meg facendo scivolare lo sguardo sul suo vecchio vestito.
– È un’ingiustizia, dico io, che tante ragazze abbiano un sacco di belle cose e altre niente, – aggiunse la piccola Amy, tirando su col naso per il dispetto.
– Abbiamo il papà e la mamma, però, e ciascuna di noi ha tre sorelle, – disse Beth dal suo angolino con aria soddisfatta.

«Una guida elementare allo sviluppo della consapevolezza e al valore della coscienza. Alcott ha donato vita, riso e ininterrotta speranza e determinazione alle sorelle March e, cosí, a ogni piccola donna della sua epoca e del tempo a venire» (Patti Smith).

«L’utilità di Piccole donne non è solo letteraria o etica, è molto concreta. Oltre che romanzo di formazione, questo libro del 1868 che invecchia senza una ruga è una vera e propria guida all’adolescenza» (Nadia Terranova).

Numerosi gli adattamenti cinematografici: dalla versione in bianco e nero del 1933 di George Cukor, a quella del 1949 di Mervyn LeRoy

fino alla piú recente di Greta Gerwig (2020):

Negli Anni 80 la Nippon Animation ha realizzato anche una versione anime del romanzo, dal nome Una per tutte, tutte per una.

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