La paura degli squali è atavica e persistente nell’uomo. Ma sapete che c’è molta più probabilità di morire colpiti da una noce di cocco che non morsi da uno squalo? E che è statisticamente più probabile morire di caldo che non folgorati da un fulmine? Perché abbiamo paura quando non dovremmo e non ne abbiamo quando invece dovremmo?
Questo libro indaga le nostre paure collettive, dalle alluvioni agli asteroidi, dalle eruzioni vulcaniche alle epidemie, dai maremoti ai drammaticamente attuali terremoti. Ma i disastri non sono tutti uguali e le loro cause sono cambiate nel tempo. Quasi nessuno di quelli contemporanei è veramente naturale o non prevenibile. Eppure, invece di mantenere comportamenti adatti ad affrontarli, noi uomini del terzo millennio ne siamo ancora terrorizzati e ne sfuggiamo ragioni e spiegazioni, ricadendo addirittura nel fatalismo magico-religioso.
Per salvarci dalle paure immotivate dobbiamo allora informarci meglio, prestando attenzione ai veri problemi di oggi: cambiamento climatico, fine delle risorse, consumo del suolo e così via. E comprendere che le catastrofi naturali non esistono di per sé, ma esistono gli eventi naturali che la mano sprovveduta dell’uomo trasforma in tragedia.
Leggi un estratto.
Mario Tozzi parla del libro a Che fuori tempo che fa
e a Radio2 (dal minuto 00:48:00):
L’intervista di Daniela Lanni per «la Stampa»: